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RIVOLUZIONE E TAGLI NELLA SCUOLA, LA CAMPANIA LA PIU’ PENALIZZATA. DE LUCA RICORRE ALLA CORTE COSTITUZIONALE

Dimensionamento scolastico, 70% accorpamenti è al Sud. Nella sola Campania 500 collaboratori e 292 dirigenti in meno e il governatore della Campania  De Luca ricorre alla Corte Costituzionale.

La popolazione scolastica calerà da oltre 8 milioni a meno di 7 milioni in 10 anni. Questo calo, insieme ai limiti imposti dall’UE con il Pnrr, sarebbe la ragione per cui la Legge di Bilancio ha previsto una normativa sul dimensionamento scolastico, che comporta un taglio di sedi e personale. Questi tagli avranno effetto principalmente dal 2024/2025 ma si faranno sentire già a partire dal prossimo anno scolastico. La maggior parte delle fusioni (70%) si concentrerà nel Mezzogiorno, in particolare Campania, Sicilia, Calabria, Puglia, Sardegna .La Campania sarebbe tra le regioni più colpite (146) seguita da Sicilia (109), Calabria (79), Puglia (66), Sardegna (45) e Lazio (37). La tabella è sul tavolo della Conferenza delle Regioni per trovare un accordo entro maggio, altrimenti il ministero dell’Istruzione deciderà entro giugno

“Abbiamo deciso di impugnare la decisione del governo sul dimensionamento della scuola davanti alla Corte Costituzionale“, annuncia il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al termine dell’intervento con cui ha chiuso i lavori dell’assemblea pubblica sulla scuola convocata a Napoli.Siamo i primi a farlo – ha sottolineato il governatore campano – speriamo che altre regioni del Mezzogiorno ci seguano“.

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