RUBRICHE- L’ESPERIENZA DIRETTA DI DIO CON DON ANTONIO NACCA
Carissimi lettori, oggi dobbiamo prendere sul serio il brano evangelico e vi dico subito perché. Perché dobbiamo fare esperienza diretta di Dio, per diventare poi, per gli altri, quelli che non ne vogliono sapere di Dio, di Cristo, della Madonna, dei Santi, dei Comandamenti, dei Sacramenti e delle opere di carità, per diventare, dicevo, profeti di Dio. Per diventare la sua immagine come nell’antica alleanza fu Israele. Per diventare fedeli ai suoi Comandamenti come avvenne per Mosè, come si legge nella Prima Lettura di oggi, al quale Dio disse :”Parla a tutta la Comunità degli Israeliti”. E ordina loro:”Siate perfetti, siate santi, perché Io, il Signore, Dio vostro, sono Santo. Per diventare come ci dice oggi Gesù, figli dello stesso Padre celeste che fa sorgere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni e che fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Come vediamo, quanto ci dice oggi la Parola di Dio è la fotografia del comportamento che deve essere nostro, in quanto cristiani. E come cristiani dobbiamo sperimentare l’amore di Dio. Ma che cosa oggi concretamente il Signore vuole da noi? Vuole che accogliamo nella nostra vita ciò che è stato proclamato nel Vangelo. Vuole che non ci limitiamo a quello che fu detto dagli antichi:” Occhio per occhio, dente per dente e amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma vuole da noi che non ci opponiamo al malvagio, infatti Egli dice:”Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori”. Si tratta di una legge che se la pratichiamo ci qualifica come veri cristiani e ci fa capire che non possiamo , né dobbiamo accontentarci di un comportamento simile a quello dei peccatori che amano quelli che li amano, salutano quelli che li salutano e fanno del bene a coloro che lo ricambiano. Amiamo i nostri nemici, anche in essi c’è la voce di Dio. Se confrontando, quanto dice il Signore con la nostra vita, ci accorgiamo che c’è una differenza abissale, allora vuol dire che non siamo ancora cristiani sul serio. Vuol dire che non abbiamo creduto alla Buona Notizia. Vuol dire che non abbiamo ancora conosciuto abbastanza quell’amore del Padre che cambia e trasforma. E allora apriamo questo amore di Dio perché solo così otterremo pienezza di vita. Ricordiamo sempre che il Signore è qui oggi e ci perdona, oggi ci rinnova, oggi ci invia nel mondo ad annunciare che è possibile amare, che è possibile la pace, perché l’amore scaccia l’odio e il perdono crea la pace. Facciamoci stolti per il mondo, affinché sapienti per Dio, diveniamo strumenti di salvezza per la nostra generazione nella famiglia, nella comunità parrocchiale, nel mondo del lavoro e nella nostra società per poter entrare con Lui nella Beatitudine del cielo, per benedire e lodare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen! Buona e Santa Domenica! Don Antonio Nacca
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