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PIEDIMONTE MATESE/ALIFE/ ALVIGNANO, OPERAZIONE: ANTIDROGA,TRE ARRESTI

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I Carabinieri  del Nucleo  Operativo  della Compagnia  di Piedimonte  Matese,  a conclusione  di una articolata attività investigativa,  diretta dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del locale Tribunale. La  misura  cautelare,  emessa  in  accoglimento  delle  richieste  formulate  da  questa  Procura,  ha disposto la custodia in carcere per uno degli indagati e la misura degli arresti domiciliari per altri due, tutti ritenuti responsabili di cessione di sostanze stupefacenti in concorso tra loro.

L’attività investigativa,  avviata nel mese di agosto 2020, ha avuto origine con il   rinvenimento  in una cassetta postale di 23 involucri in plastica termosaldati contenenti sostanza stupefacente del tipo crack; si trattava di un espediente utilizzato dagli indagati per nascondere le sostanze stupefacenti e così eludere eventuali controlli delle forze di polizia.

Le indagini svolte permettevano di individuare gli autori delle condotte e di disvelare la fiorente attività di spaccio di stupefacenti posta in essere dai soggetti sottoposti alla misura  coercitiva, operanti principalmente in Piedimonte Matese, Alife ed Alvignano e di acquisire gravi elementi indizianti per documentare le singole cessioni delle sostanze.

Nel corso delle attività sono stati eseguiti sequestri di stupefacente e di somme di denaro provento delle attività di spaccio e sono stati identificati i numerosi acquirenti che si rifornivano di cocaina e crack, corrispondendo somme di denaro di  € 20,00/25,00 per ciascuna dose.

Per  alcuni  degli  acquirenti  sono  stati  acquisiti  inconfutabili   elementi  per  contestare  cessioni giornaliere ripetute, per oltre 600 episodi di spaccio; alcuni di loro effettuavano acquisti con frequenza di due/tre volte alla settimana e la ricostruzione delle condotte illecite ha consentito anche l’emissione  di un decreto  di sequestro  preventivo  delle somme di denaro nella disponibilità degli indagati corrispondente al profitto dei reati contestati.

Nel  corso della esecuzione delle misure  coercitive  sono state sequestrate ulteriori  dosi di crack e hashish,  un  bilancino  elettronico,  materiale  per  il  confezionamento  di  dosi  nonchè  euro  390  in contanti e carte postali ricaricabili.

Gli arrestati, da ritenere innocenti sino a sentenza di condanna definitiva, sono stati tradotti presso l’istituto penitenziario  di  S. Maria  Capua Vetere  e presso  le rispettive  abitazioni  al regime  degli arresti domiciliari.

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