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RUBRICHE- LA NOSTRA ESISTENZA CON DIO SPIEGATA DA DON ANTONIO

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Carissimi lettori, non sono le mille parole che sentiamo, che ci fanno credere definitivamente in Gesù. Solo incontrarlo ci cambia l’esistenza e conferma la nostra fede. Nelle nostre notti, nelle nostre paure, nei dubbi profondi e devastanti, quando abbiamo toccato con mano la sofferenza e la morte, Egli torna solo per noi, come “otto giorni dopo” per Tommaso, per farsi incontrare di nuovo. Egli è vivo e offre alla nostra incredulità smarrita, ogni giorno e fino alla fine, di toccare il suo Corpo con l’Eucaristia. Coraggio, anche noi, come i discepoli ,come Tommaso gioiamo al vedere il Signore crediamo e abbiamo vita in Lui. Questa Seconda Domenica di Pasqua è chiamata anche la Domenica della Misericordia, perché Dio nostro Padre in Cristo ci ha rigenerati per una speranza viva ed eterna per vivere in pienezza la grazia ricevuta nel Battesimo. Nel corpo del Signore Risorto troviamo impressi i segni della nostra umanità ferita che Lui ha preso su di sé. L’ amore non li ha cancellati, ma li ha redenti, li ha resi “sacramenti di salvezza ” perché essi continuino a riversarsi in noi, in torrenti di misericordia. La risurrezione battesimale non ci sottrae alla fatica del credere, ma attraverso le varie prove della vita, ci rigenera per una speranza viva. Grazie al coraggio di Tommaso abbiamo ricevuto da Gesù la nona beatitudine :” Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto. A differenza delle altre otto più impegnative, questa beatitudine è alla portata di tutti: per chi fa fatica, per chi cerca a tentoni, per chi non vede e per chi ricomincia ogni volta. Buona e Santa Seconda Domenica di Pasqua! Don Antonio

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