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SILVIO BERLUSCONI NEL RICORDO DELL’EX EUROPARLAMENTARE RICCARDO VENTRE

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*Riccardo Ventre|La morte di Silvio Berlusconi rappresenta uno di quegli eventi che restano nella memoria, negli atti pubblici, nei libri di storia, nella toponomastica per secoli. Non è l’affetto , la stima la simpatia, l’amicizia che da sempre ho avuto con Lui , o l’immediatezza con la Sua scomparsa che mi spingono a fare queste considerazioni.
Ieri , per l’intera giornata ho visto per le varie televisioni dichiarazioni, commenti di politici , anche avversari di Berlusconi ed anche stranieri che per la gran parte , tranne pochissimi pseudo giornalisti, incattiviti da anni di contrasto , coincidevano col giudizio che io davo di Lui ossia non solo di un grandissimo uomo politico quanto di un uomo superiore. Non c’è stata attività che Egli abbia svolto senza raggiungere l’apice nella stessa.
Ma accanto all’eccellenza nella politica, nella imprenditoria, nell’editoria, nello sport , nella finanza , a mio giudizio il migliore apprezzamento che si possa fare su Silvio Berlusconi è la Sua umanità, la Sua bontà, la Sua generosità.
Ci siamo reciprocamente voluti bene , profondamente bene proprio per queste che ho elencato come doti umane.
L’ho visto piangere per motivi familiari in un’occasione ci siamo , a Pietravairano, abbracciati , quasi da fratelli per motivi che non avevano niente a che vedere con la politica. Mi vennero i brividi quando venne a Caserta , pur avendo qualche ora prima avuto un grave avviso di garanzia ( dal quale fortunatamente dopo anni di sofferenza si liberò come per quasi tutte , se non tutte , le persecuzioni) e come se nulla gli fosse capitato mi elogiò in maniera incredibile al punto che io mi commossi pubblicamente. E non ero nemmeno iscritto al suo partito divenuto dopo anche il mio perché all’epoca ero magistrato e mi era inibito iscrivermi a partiti politici.

GLI INVITI A CENA
Quante sono le volte in cui mi ha telefonato e chiedendomi se stessi a Roma mi ha chiesto di andare a cena da Lui.
Quante confidenze mi ha fatto.
Una volta mi disse , e la cosa mi inorgoglì, (offrendomi la candidatura alla camera dei Deputati) che io ero l’unico politico che non gli avevo chiesto candidatura a Camera o Senato.
E quando mi offrì la prima volta la candidatura al Parlamento Europeo si sbalordì del mio rifiuto perché c’erano , a pochi mesi, le elezioni per Presidende della Provincia ed io gli dissi che volevo ricandidarmi a tale carica.
Lui mi chiarì, cosa che ovviamente già sapevo, che non c’era incompatibilità tra le due cariche e io gli dissi che non era un problema di compatibilità o meno ma di rispetto all’elettore perché in caso contrario, ossia della doppia candidatura, avrei dimostrato di voler essere l’asso pigliatutto della situazione.
Gli dissi che al mandato successivo per l’elezione del Parlamento Europeo, se lui avesse voluto anche allora candidarmi avrei accettato volentieri. Cosa che feci conseguendo da illustre sconosciuto un successo che sbalordì l’Italia. Potrei continuare citando tanti e tanti episodi ma forse verrei meno alla venerazione che, anche dopo la Sua morte , ho per Lui , svelando tante conversazioni intime.

DUE EPISODI CHE  RIMARRANNO PER SEMPRE NELLA MIA MENTE
Per chiudere cito soltanto due episodi che mi sono rimasti nella mente e che mi hanno colpito incredibilmente .
Il primo è costituito dal fatto che mi mandò nel sud est del Pacifico e , dove si pratica ancora il cannibalismo, per cui ero costretto ad uscire accompagnato da due guardie del corpo che mi chiesero l’Italia dove si trovasse ed io cercai di far capire loro quale fosse la mia provenienza, Europa, vicinanza con la Germania, con la Francia ma tutto fu inutile; saltarono per la meraviglia quando io non sapendo che altro dire feci il nome di Berlusconi. A quel punto il loro viso si illuminò e ripetevano a gran voce “Berlusconi Berlusconi “.
Il secondo episodio rimastomi in presso fu quando mi mandò in Macedonia a fare la campagna elettorale politica per il suo amico Primo Ministro in carica Nicola Grueski . Difronte a volte a migliaia di persone ( sul palco eravamo Grueski l’interprete ed io) ogni volta che facevo il nome di Berlusconi la gente andava in delirio.Per quale altro uomo politico di qualsiasi partito si è verificato tutto ciò?
Il Signore lo avrà in Gloria.

*Riccardo Ventre, ex europarlamentare già Presidente della Provincia di Caserta eMagistrato del Tar.

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