ALVIGNANO/DRAGONI, STAMATTINA LA TRADIZIONALE PROCESSIONE DI S.FERDINANDO
Giuseppe Terminiello|Alvignano/ Dragoni .”Il ritorno della festa di San Ferdinando, nostro vanto e nostro orgoglio, sia riprensione al freddo andamento spirituale come pure invito a spoltrirci e a tirare diritto alla meta del perfetto cristiano”. Così in una nota del 27 giugno 1941 M.R. Arc. Biagio Mugione invitava i fedeli a riflette e vivere la festività del Santo Patrono e con quello spirito all’alba di oggi 27 Giugno 2023 Alvignano si è risvegliata al suono gioioso delle campane che hanno annunciato la solennità del Santo Patrono Ferdinando d’Aragona, protettore locale di origine spagnola. Hanno suonato a distesa , le campane della Chiesa di San Sebastiano M., dove sono custoditi il busto ligneo e i resti mortali del Santo Patrono. Ricorrenza e devozione al Santo un po’ diverse dalle altre: inizia, con il buio dalla notte (ore 4:00), dalla chiesa madre per snodarsi in processione verso la Basilica Paleocristiana di Santa Maria di Cubulteria (poi dedicata a San Ferdinando d’Aragona), dove ora è collocato il cimitero comunale, per poi attendere i fedeli di Dragoni che, pur camminando per strade diverse, si ritrovano nello stesso luogo per festeggiare e acclamare lo stesso patrono in qiel luogo che fu un tempo sede della sua sepoltura. Si prosegue poi con la Celebrazione comunitaria presieduta dai Rev. Don Davide O. Don. Francesco, V. Don Alessandro O., Don Emilio M., Don Antonio di L. Al termine della santa messa i fedeli di Dragoni ripartono dal cimitero per ritornare con la propria statua presso la chiesa madre dell’Annunziata di Dragoni sciogliendo l’assemblea, mentre i fedeli di Alvignano sciolgono l’assemblea presso il cimitero lasciando il busto del Santo e le reliquie presso la basilica per poi riprenderle la sera stessa con l inizio della celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Giacomo Cirulli vescovo diocesano a conclusione della celebrazione l’ assemblea si dispone in processione di nuovo per rientrare presso la chiesa madre di San Sebastiano M. Momenti di silenzio alternati a canti antichi e preghiere squarciano il silenzio della notte e accompagnano il Santo presso la chiesa per poi sciogliere l’assemblea.
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