ALVIGNANO IN FESTA PER SAN FERDINANDO, IL SANTO AMATO DA TUTTI

Giuseppe Terminiello|Alvignano.È grande festa ad Alvignano per il Patrono San Ferdinando, che  offre due appuntamenti dal sapore religioso e civile che vedono radunarsi tutta la cittadinanza attorno al Santo tanto amato e venerato anche nella limitrofa cittadina di Dragoni.
Proprio in questi giorni infatti si è avuta la seconda tornata dei festeggiamenti (la prima il 27 giugno scorso, giorno della festa liturgica) in onore del Santo Vescovo Caiatino, le cui spoglie mortali riposano ad Alvignano, cittadina in cui esalò l’ultimo respiro, attualmente guidata dai giovani sacerdoti don Alessandro Occhibove e don Francesco Vangeli che tengono a conservare le tradizioni del popolo e ad apportare novità per arricchire l’espressione della fede del popolo.
Grande sentimento di fede e devozione tra i fedeli che non mancano ogni anno di rivolgere le proprie suppliche e i loro ringraziamenti al loro protettore che col suo esempio illumina nel paese la loro esperienza di fede. Di seguito la testimonianza di una fedele alvignanese (A.C.) che coglie nel segno della festa la novità di un triduo antico eppur nuovo nella sua forma.
“Nei giorni 6, 7 e 8 luglio è stato celebrato, nella chiesa di San Sebastiano, in Alvignano, il triduo in preparazione alla festa del nostro Patrono, S. Ferdinando d’Aragona. Il triduo è stato, in parte, nuovo e molto solenne, perché i nostri sacerdoti, don Alessandro e don Francesco, hanno invitato le comunità di Baia e Latina (guidate da Jean Libog) e di Dragoni e Maiorano (guidate da don Davide Ortega) per vivere un’esperienza ecclesiale di ritrovo e preghiera a livello di Unità Pastorale. È stato veramente bello pregare insieme e sentirci uniti da un’unica fede che trova espressione in tanti modi diversi. L’intento dei sacerdoti è in linea con gli orientamenti pastorali diocesani dati dal vescovo Cirulli che intendono creare comunione nel lavoro pastorale dei sacerdoti delle diverse zone pastorali e nell’attività evangelizzatrice dei fedeli tutti. È una novità pastorale che coinvolge l’espressione della fede al di là dei confini del singolo paese ed è bello sperimentare la ricchezza dei carismi di cui il Signore dota la sua Chiesa”.