RUBRICHE- DON ANTONIO CI SPIEGA CHE IL SIGNORE VUOLE ATTIRARE LA NOSTRA ATTENZIONE
Carissimi lettori, attraverso la Liturgia di oggi, il Signore vuole attirare la nostra attenzione in modo particolare sull’importanza della sua Parola per la nostra stessa esistenza: “Fate attenzione a come ascoltate”, ci raccomanda Gesù, perché “a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere”. Chiediamoci allora, dopo aver ascoltato questa bella parabola di Gesù, quale atteggiamento abbiamo di fronte alla Parola di Dio che ci viene rivolta. Chiediamoci se l’ accogliamo integralmente come ci viene offerta, custodendo in noi anche ciò che non riusciamo a capire o prendiamo soltanto quello che ci pare logico, attuale e moderno? Chiediamoci se ascoltiamo la Parola di Dio, come una Parola buona, rivolta a noi o l’applichiamo agli altri. Ci lasciamo o no, illuminare e guidare da essa? La rispettiamo o no, come Parola di Dio, come dono dell’Altissimo, come Parola di vita, come Verbo del Padre o è per noi una Parola della quale ne possiamo fare ciò che vogliamo? Crediamo che ciò che dice è la Verità, è ciò che Dio vuole compiere in noi e per noi o dubitiamo con incredulità e indifferenza? Chiediamoci se siamo terreni fertili per il Vangelo e ricordiamo sempre che dalle disposizioni interne, con le quali riceviamo la Parola di Dio, dipende l”effetto che essa produrrà in noi. Che il nostro atteggiamento sia positivo o negativo, giusto o sbagliato, Dio ugualmente manda la sua parola. Se il seme però non dà frutto non dobbiamo ricercare la colpa nel seminatore e neppure nel seme stesso, ma in noi che siamo il terreno sul quale è caduto. Dice Gesù che il seminatore uscì a seminare, dove gli era stato ordinato, ma quel luogo non era omogeneo e così una parte del seme cadde sulla strada, un’altra parte cadde in un luogo sassoso, un’altra parte cadde sulle spine, un’altra parte cadde sulla terra buona ma anche qui diede un frutto differenziato: dove il cento, dove il sessanta e dove il trenta. Dice Gesù:”Fate attenzione a come ascoltate”. Se non siamo indifferenti di fronte alla Parola di Dio, se essa ci parla, ci scuote, ci commuove, il Signore senz’altro ci dirà:”Beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono”. E così sia
Buona e Santa Domenica! Don Antonio

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