RUBRICHE- LA FESTA DELLA TRASFIGURAZIONE CON DON ANTONIO
Carissimi lettori, in questa prima domenica di Agosto, cioè nel pieno delle vacanze estive, lontani dalle solite preoccupazioni, la Liturgia della Parola, in questa festa della Trasfigurazione, ci dà l’occasione di meditare sulla transitorietà, sull’inconsistenza delle cose terrene, per scegliere quelle realtà che contano davvero per il nostro futuro. Sul monte Tabor si rivelò la Santissima Trinità, il Padre come voce, lo Spirito Santo come nube e il Figlio nel Cristo glorificato. Questa stessa Trinità, deve essere vissuta negli eventi della nostra vita quotidiana per quanto dolorosi e incomprensibili possono essere. Di fronte al dolore e alle sofferenze, pensiamo che Gesù attende da noi il suo stesso cammino di fede, che ci conduce al mondo della gloria. Quando veniamo assaliti da dubbi, da problemi, quando ci sembra che niente va bene, non dobbiamo pensare che Dio ci ha abbandonati. Dobbiamo invece vedere il dolore e la sofferenza attraverso il lume della fede, pensando che tutto coopera al bene. Dobbiamo lasciarci invadere dalla luce del Tabor, come fecero i tre discepoli di Gesù: Pietro, Giacomo e Giovanni che nonostante il sonno, riuscirono a stare svegli e a vedere la gloria e Mosè ed Elia che parlavano con Gesù. Con la Trasfigurazione Gesù ci dà un assaggio della sua gloria, che si rivelerà nella sua pienezza nella Rivelazione. E questa realtà sperimentata dai tre discepoli di Gesù, deve essere sperimentata anche da noi. E non possiamo sperimentarla se vogliamo essere cristiani solo per salvare la faccia. Se non preghiamo e se non vegliamo con Gesù. Se seguiamo Gesù, solo da lontano, o solo per abitudine. Se veniamo in Chiesa e non facciamo nostro ciò che ascoltiamo, per viverlo nella vita di ogni giorno. Solo se il dolore e la sofferenza diventano strumenti di perfezione e di gioia ci aprono le porte del Paradiso. E se è così, la nostra disponibilità verso chi è ammalato deve spingerci ad accettarlo, ad accoglierlo e ad amarlo non con le parole, ma con i fatti. Buona e Santa Domenica della Trasfigurazione! Don Antonio
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