L’ORIGINE DELLA PAROLA “BACIO”
Torna un nuovo appuntamento con Grammaticamente, lo spazio dedicato alla lingua italiana.
“Cos’è mai un bacio? scriveva il poeta E. Rostand – Un giuramento fatto più da vicino, una confessione che vuol conferma, un apostrofo rosa tra le parole t’amo”
La parola che analizzeremo in questo appuntamento è, per l’appunto, bacio, parola che deriva dal latino basium.
Bisogna però precisare che, in latino, “basium” non era l’unico termine con cui si indicava il bacio: esisteva infatti l’osculum , ovvero il bacio che si scambiava tra familiari, il suavium, ad oggi un bacio “passionale”, molto passionale, un bacio seducente, ed infine il basium, quel bacio che stava a sintetizzare uno status di affetto quanto di vero e proprio amore.
A prescindere dalle varie sfumature latine, da sempre il bacio, quindi l’approccio tra due labbra, è da sempre stato presente nella letteratura, non solo italiana, ma internazionale.
La passione, la dimensione amorosa anche “proibita”, come ci dà dimostrazione Dante con l’episodio di Paolo e Francesca “Quando leggendo il disiato riso esser basciato da cotanto amante, questi […] la bocca mi basciò tutta tremante”.
O come non menzionare l’amore travagliato di Romeo e Giulietta mediante la citazione di alcuni versi di Shakespeare “Se con indegna mano profana […] queste mie labbra sono pronte a render morbido quel tocco con tenero bacio“.
A presto con un nuovo appuntamento!
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