FC MATESE, ALTRO CHE PALOMBO, I PROBLEMI SONO IN ALTRE PARTI DEL CAMPO
Emiddio Bianchi. Piedimonte Matese. Al Matese non ne va bene una, ma cavolo, quando gira un po’ da queste parti la ruota della fortuna? Le colpe di Palombo nelle ultime due sconfitte interne per 0-1 con Sora e Avezzano, frutto di un cross sbagliato che e’ finito in fondo alla rete e di un suo errore di valutazione regolamentare, sono oggi oggi sulla bocca dei tifosi piedimontesi. Ma quante volte il portiere ha tolto le castagne del fuoco alla sua squadra? Se il Matese ha dei problemi non sono certamente in difesa che nonostante le sconfitte tiene bene il campo con Guarino e Gagliardini ed anche con lo stesso Palombo che nonostante un paio di incertezze lo consideriamo ancora fra i migliori del campionato. Le difficoltà sono da ricercare a centrocampo e in attacco. Nella zona nevralgica del campo, da dove dovrebbe partire il gioco anziché rinviare il pallone nella speranza che venga preso da qualche attaccante, chi oltre allo stakanovista Ricciardi e a Gomis, oppure a Bracardi quando viene chiamato in causa, puo’ sostenere il centrocampo? I due ragazzini che corrono talvolta a vuoto a destra e a sinistra? Le dolenti note partono da qui per investire di conseguenza l’attacco, il peggiore del campionato, capace solo di impegnare in una sola occasione il portiere dell’Avezzano con un colpo di testa di Gomis. Napoletano si fa in quattro, corre e contrasta per quattro, ma proprio per questo giunge poco lucido in area di rigore. Degli altri attaccanti (?) sarebbe meglio che si cominciasse fin da adesso a prendere una decisione perché i tempi stringono, ammesso che si possa ancora fare qualcosa nel mercato di riparazione. Il cannoniere di questa squadra, con due reti in dieci partite insieme a Napoletano, e’ il difensore centrale Gagliardini. Basta questo a dire della pochezza del reparto avanzato. Gli altri due gol di tutto il campionato li hanno messi a segno i giovani Minasi e Marcucci. Sicuramente pochi se si vuole centrare l’obiettivo della salvezza senza ricorrere ai play out. Urbano sta cercando di trovare valide alternative per mandare qualcuno in gol, ma il suo compito appare particolarmente difficile. Il volenteroso ma confusionario Iacovoni, Orlando, ieri non impiegato, il giovane De Martino, Iadaresta, chiamato a furor di popolo per salvare la baracca nonostante il peso degli anni e che quasi sicuramente andrà via perché non ha contribuito al bene della squadra, neanche per sue uniche colpe, sapranno ripagare gli sforzi che sono stati fatti per portarli di queste parti? Chi ha tempo non aspetti tempo.
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