FC MATESE, ECCO LA VERITA’ SUL GOL DELL’AVEZZANO. PARLA IL PORTIERE PALOMBO
Piedimonte Matese. Il bravissimo portiere del Matese Mattia Palombo a poche ore dalle sconfitta della scorsa domenica con l’Avezzano spiega il motivo dell’”infortunio” che è costato la sconfitta alla squadra matesina. Fino a quel momento si era sullo 0-0 . Intanto la squadra abruzzese si è portato a casa cosi, un risultato che non rispecchia cio’ che ha detto il campo. Un pareggio era il risultato giusto ma il calcio è anche questo. Il portierone è ancora fortemente provato per l’accaduto ma non tutte le colpe sono sue. Molte volte, l’estremo difensore verde-oro ha salvato la squadra dalla sconfitta ora però è finita cosi come ci spiega. Anche perchè si tratta un portiere che in piu’ occasioni ha dimostrato di essere fondamentale per la squadra. Ma cosa è successo esattamente in quei pochi secondi, è lui stesso a spiegarlo.
“Come molti hanno visto dalle immagini –dice- io ho visto arrivare un cross e sono andato a prendere il pallore. A quel punto, impatto fra uno o due giocatori e finisco a terra, avvertendo un dolore fortissimo. Solo dopo, mi rendo conto che era stato uno dei miei compagni a toccarmi duro ma in quel momento non ero in grado di sapere anche per il forte dolore. Poi, l’arbitro si è avvicinato e mi ha chiesto se avevo bisogno del massaggiatore ma io cercavo di stringere i denti anche per capire se ero in grado di riprendere a giocare.
A quel punto, pensavo che il gioco fosse stato interrotto anche perché avevo trattenuto la palla piu’ del dovuto. Per me era scontato che qualcosa avesse fatto l’arbitro: una punizione, pensavo, sbagliando, oppure una palla a due. Tanto che ho allontano o meglio lasciato la palla”.
- Ma erano stati i tuo stessi compagni di squadra, per cui la punizione non poteva esserci?
“ Certo, ora rivedendo le immagini è tutto semplice ma io non sapevo, ripeto, chi mi avesse colpito per cui l’interruzione del gioco dopo che l’arbitro mi ha chiesto due volte se avessi bisogno del massaggiatore era scontata. Purtroppo, non posso fare altro che chiedere scusa ai tifosi e ai miei compagni di squadra e dire di essere amareggiato per quello che è successo ma i fatti sono stati semplicemente questi. A mio avviso, il gioco andava interrotto e proprio per questo ho poi lasciato il pallone, pensando ad una ripresa del gioco ma l’avversario sia pure senza troppa convinzione ha messo comunque il pallone in rete. Questa brutta esperienza mi servirà per il futuro”.
Secondo un dirigente della squadra avversaria, come ci ha poi spiegato lui stesso, anche il segnalinee aveva alzato e poi abbassato la bandierina, probabilmente anche lui si aspettava che l’arbitro avesse interrotto il gioco cosa che non ha fatto traendo in inganno l’estremo difensore verde oro. Se la vogliamo dire tutta, è mancato anche una certa sportività da parte del giocatore che ha poi segnato, dal momento che ha visto l’avversario a terra dolorante. La colpa dell’arbitro? In quel caso poteva e doveva interrompere il gioco.
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