Emiddio Bianchi. Il giro d’Italia di ciclismo torna sui monti del Matese, non per un arrivo di tappa, come l’anno scorso a Campitello, ma per il transito al Gran Premio della Montagna si Bocca della Selva, la frazione montana di Piedimonte Matese. Rifosi incerti se seguire la corsa rosa sul Matese o all’arrivo di Roccaraso, tutto dipendera’ dalle condizioni meteo. Per quanto riguarda la corsa, la sesta tappa del Giro d’Italia che parte da Ponte e termina nel paese in provincia dell’Aquila, lunga 157 km, è il primo test vero in salita di questa edizione della corsa rosa. Si tratta di una frazione di montagna. E le ascese sono due. Infatti appena 36 km dopo il via si affronta la salita di Bocca della Selva, gpm di seconda categoria, salita lunga 18 km, 1006 metri di dislivello, pendenza media al 5,6%, massima al 10% nella prima parte. Una volta scollinati a 1393 metri di quota si scende. Un tratto intermedio di strade a scorrimento veloce e poi, poco dopo Castel di Sangro, inizia l’ascesa finale, gpm di seconda categoria, di 17 km con una pendenza media al 4,8%. La prima parte è piuttosto ripida con una punta al 12%. Passato l’abitato di Roccaraso che è in falsopiano, si ricomincia a salire verso la località di Aremogna dove è posto il traguardo. In questo tratto le pendenze vanno dal 7 al 4%. L’ultimo km ad Aremogna è al 7%. L’arrivo è a 1572 metri di quota.
Si riparte con Tom Dumoulin in maglia rosa, Vicenzo Nibali a 26″, Alejandro Valverde a 27″, Estaban Chaves a 37″, Rigoberto Uran a 40″, Mikel Landa a 47″. Il tempo previsto alla partenza non è dei migliori: il meteo parla di piovaschi e schiarite al via con una temperatura di 11 gradi, ma già dalla discesa da Bocca della Selva non è più segnalata pioggia. Il via è fissato alle 12.50, l’arrivo ad Aremogna tra le 17.00 e le 17.30.
Emiddio Bianchi. Il giro d’Italia di ciclismo torna sui monti del Matese, non per un arrivo di tappa, come l’anno scorso a Campitello, ma per il transito al Gran Premio della Montagna si Bocca della Selva, la frazione montana di Piedimonte Matese. Rifosi incerti se seguire la corsa rosa sul Matese o all’arrivo di Roccaraso, tutto dipendera’ dalle condizioni meteo. Per quanto riguarda la corsa, la sesta tappa del Giro d’Italia che parte da Ponte e termina nel paese in provincia dell’Aquila, lunga 157 km, è il primo test vero in salita di questa edizione della corsa rosa. Si tratta di una frazione di montagna. E le ascese sono due. Infatti appena 36 km dopo il via si affronta la salita di Bocca della Selva, gpm di seconda categoria, salita lunga 18 km, 1006 metri di dislivello, pendenza media al 5,6%, massima al 10% nella prima parte. Una volta scollinati a 1393 metri di quota si scende. Un tratto intermedio di strade a scorrimento veloce e poi, poco dopo Castel di Sangro, inizia l’ascesa finale, gpm di seconda categoria, di 17 km con una pendenza media al 4,8%. La prima parte è piuttosto ripida con una punta al 12%. Passato l’abitato di Roccaraso che è in falsopiano, si ricomincia a salire verso la località di Aremogna dove è posto il traguardo. In questo tratto le pendenze vanno dal 7 al 4%. L’ultimo km ad Aremogna è al 7%. L’arrivo è a 1572 metri di quota. Si riparte con Tom Dumoulin in maglia rosa, Vicenzo Nibali a 26″, Alejandro Valverde a 27″, Estaban Chaves a 37″, Rigoberto Uran a 40″, Mikel Landa a 47″. Il tempo previsto alla partenza non è dei migliori: il meteo parla di piovaschi e schiarite al via con una temperatura di 11 gradi, ma già dalla discesa da Bocca della Selva non è più segnalata pioggia. Il via è fissato alle 12.50, l’arrivo ad Aremogna tra le 17.00 e le 17.30.
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