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ARRIVA L’ESTATE, FACCIAMO IL PIENO DI VITAMINA “D”

dietologo-nutrizionista|Angela Del Giudice *|L’estate è alle porte e con essa anche il desiderio di abbronzarsi. Il sole, preso con le dovute cautele, fa benissimo alla nostra salute, infatti, oltre ad essere un antidepressivo naturale, contribuisce significativamente alla produzione giornaliera della vitamina D, alleata preziosa del nostro organismo. Come molti sapranno, la vitamina D viene prodotta dal nostro corpo attraverso l’esposizione solare: nella pelle abbiamo una riserva di una provitamina, chiamata deidrocolesterolo, che attraverso l’azione dei raggi UVB viene convertita in vitamina D₃ e attivata in seguito a livello epatico e renale.

Perché è così importante per la salute?

L’esposizione solare era una volta una necessità difficilmente eludibile. Oggi, essendo cambiate le nostre abitudini di vita, vale la pena riscoprire o far conoscere questa vitamina. Il ruolo della vitamina D era noto già in passato:  i malati di TBC venivano portati nei cosiddetti “sanatori”. Questo sia per isolare gli infetti, ma anche per favorirne la guarigione attraverso l’aumentata esposizione solare, la quale permetteva un aumento di sintesi della vitamina D che a sua volta induceva la produzione da parte del sistema immunitario di una molecola, la catelicidina, efficace contro il M. Tubercolosis. Tradizionalmente, la vitamina D  è associata al benessere dell’osso, ma attualmente stanno emergendo molti ruoli aggiuntivi e i meccanismi in cui è coinvolta sono molteplici:

  • Patologie autoimmuni: si è rivelata essere un immunomodulatore potentissimo e la sua carenza è legata a patologie autoimmuni come tiroiditi di Hashimoto e Graves, celiachia, sclerosi multipla, morbo di Crohn….La vitamina D, infatti, gioca un ruolo fondamentale nel mantenere un intestino sano, conoscendo che in esso è alloggiato il 70-80% del sistema immunitario umano e se ne siete carenti, le fitte giunture di cui è costituito l’intestino non funzionano correttamente (leaky gut syndrome o permeabilità intestinale), permettendo a materiale estraneo (glutine, agenti patogeni, cibo non digerito) di filtrare entrando in circolo e indirizzando l’organismo verso patologie autoimmuni e infiammazioni.
  • Insulino resistenza: una buona integrazione di vitamina D è fondamentale per proteggere il cuore e sistema circolatorio, riducendo il rischio di infarto o ictus.
  • Fertilità: alcuni studi hanno evidenziato che livelli elevati di vitamina D favoriscono l’impianto uterino nel primo trimestre di gravidanza e la protezione immunologica dell’embrione.
  • Terapia oncologica: l’integrazione di vitamina D durante le cure aiuta a diminuire il rischio di osteoporosi e riduce i livelli infiammatori.
  • Fibromialgia: la vitamina D è utile nella cura della fibromialgia e dolore cronico.
  • Umore e depressione: Nei Paesi nordici dove l’esposizione al sole è scarsa per diversi mesi durante l’anno sono stati rilevati numerosi casi di depressione, alcuni particolarmente gravi e legati al rischio di suicidio. Si ipotizza che simili condizioni possano essere legate anche ad una carenza di vitamina D. Nei Paesi nordici si assumono integratori di vitamina D₃ per prevenire la depressione. La vitamina D, infatti, stimola la produzione di serotonina, l’ormone della felicità.

Dove troviamo la vitamina D?

I principali determinanti dei livelli di vitamina D sono due: l’esposizione solare e l’apporto dietetico. Cercate di esporvi al sole entro le 10-11 e dopo le 16-17 lasciando braccia, gambe scoperte per 20-30 minuti e usando fattori di protezione molto bassi. Essa è presente nei cibi come olio di pesce, pesce grasso (aringa,salmone, acciughe…), fegato degli animali, burro, formaggio, tuorlo d’uova.

E allora….. qual è il problema?

In realtà oggigiorno per garantirsi livelli ottimali di vitamina D non c’è alcuna necessità di mangiare tonnellate di salmone oppure bruciarsi sotto il sole. Inoltre, se la fonte da cui derivano questi cibi fosse inquinata, mangiandoli, ci arricchiremmo di tossine e non è assolutamente detto poi, che una donna che si espone tutta l’estate al sole abbia livelli alti di vitamina D, perché se è presente uno squilibrio endocrino, essa rimarrà comunque bassa. Secondo la medicina funzionale sarebbe opportuno aumentare i livelli sierici di vitamina D fino a 50-60 ng/ml. A tal proposito, c’è il protocollo del dottor Coimbra che utilizza altissime dosi di vitamina D e sembra avere un’ottima efficacia per sclerosi multipla e fibromialgia. Sono disponibili anche dei supplementi in grado di compensare eventuali carenze. Risulta utile e proficua un’integrazione giornaliera a dosaggi variabili tra le 400 e le 5000 UI ed è consigliabile assumerla al pasto principale. Per concludere…assumete vitamina D dopo aver fatto le dovute analisi del sangue e sotto controllo medico, onde evitare spiacevoli conseguenze sull’organismo.

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* Dott.ssa Angela Del Giudice Biologa Nutrizionista Biologa, nel 2013 ha conseguito con lode la laurea magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e dopo poco tempo, avendo conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione, ha deciso di seguire quella che è sempre stata la sua vocazione, cioè diventare una Biologa Nutrizionista. Ha intrapreso un percorso che le ha permesso di approfondire ulteriormente le  conoscenze frequentando nell’anno 2014-2015 un corso di perfezionamento in “Igiene alimentare, Nutrizione e Benessere” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dal 2015 ha proseguito la sua formazione presso la Scuola di Nutrizione Salernitana partecipando all’ 11° “Corso di Aggiornamento e Formazione in Alimentazione e Nutrizione Umana” Corso ECM organizzato dalla Scuola di Nutrizione Salernitana, SNS for life SAGL tenutosi a Salerno, Bologna e online e inoltre, segue regolarmente, corsi di aggiornamento sulla Nutrizione in condizioni fisiologiche e/o patologiche.

 

 

 

 

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