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SAN PRISCO, IL 25 SI CELEBRA L’ATTESA FESTA DI SANTA MATRONA

san-prisco-santa-matrona|Carmine Eliseo|San Prisco- Grazie all’intraprendenza dei membri dell’Associazione “Storia Locale di San Prisco” ed all’impegno di Carlo Artiere, al quale va il merito di aver ereditato dai fondatori di questa associazione, il prof. Franco Monaco e Ciro Rosmino, volati al Cielo anzitempo, lasciando un vuoto incolmabile tra i familiari e tra gli stessi consiglieri che hanno voluto a tutti i costi questo gioiellino, la cui sede si trova presso Via M. Monaco , nei pressi del vecchio orologio cittadino, fermo da anni e che nessuna amministrazione si è impegnata per la riparazione. Ma torniamo a Santa Matrona (la ricca), che si celebra il 25 gennaio c.a., e che porta nella città di San Prisco tanti fedeli dei comuni vicini, da Marcianise a Portico di Caserta, da Curti a Caspulla, da Casagiove a Caserta, da Capua a Santa Maria Capua Vetere. Questa giovane fanciulla che veniva dal Portogallo, figlia di un potente del luogo, al quale venne in sogno il Signore e le disse di mettersi in cammino in questa località, Santo Prisco, per guarire della sua malattia, simile oggi alla leucemia. Lei giunse nella nostra cittadina e riuscì, grazie ai due buoi che l’accompagnarono in questo lungo viaggio, a trovare il patrono e vescovo, San Prisco, il quale era stato buttato in un pozzo da alcuni boscaioli del luogo e seppellito con i rami degli alberi. Lei lo liberò e contestualmente guarì da questa malattia che ancora, oggi, la scienza medica non è ancora riuscita a debellare del tutto. Nel 1788 presso il Notaio Gennaro di Monaco, tre Governatori della Venerabile Cappella di Santa Matrona, eretta dentro la Chiesa Parrocchiale di questo Casale di San Prisco della città di Capua, ricevettero una grande quantità di oro, argento lavorato, suppellettili, di valore inestimabili. Fra otto giorni sicuramente vi sarà la visita del vescovo di Capua, mentre davanti al sagrato della Chiesa Madre, guidata da don Enzo di Lillo, tante saranno le bancarelle, con le famose mele rosse zuccherate e lo”Zucchero di Santa Matrona” di varie colorazioni, prodotto all’istante da famosi artigiani che vengono dall’agro aversano e poi la vendita delle “Cucchiarelle” di vario tipo, che i fedeli acquistano per devozione. Infine saranno in tante le donne partorienti che si affideranno alla santa locale per avere la grazia di partorire senza problemi, visto i numerosi miracoli che ha fatto, anche per altre patologie e le testimonianze sono custodite in uno scrigno che gelosamente il responsabile della Parrocchia custodisce gelosamente. Per amore della cronaca dobbiamo anche precisare che il 15 marzo c.a. si festeggerà anche la Santa Matrona Povera, ma con una cerimonia semplice e con la celebrazione di messe per tutta la giornata, ad intervallo di un’ora, così come accade giorno 25 gennaio c.a

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