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IN BOCCA AL LUPO!

Torna il consueto appuntamento con Gramm@ticamente, lo spazio dedicato alla lingua italiana.
Proseguiamo con l’approfondimento “perché si dice” soffermandoci sull’interpretazione del termine “In bocca al lupo e sulle sue origini.
La spiegazione, secondo l’Accademia della Crusca, sembra risalire ad un’antica consuetudine diffusa tra i cacciatori, un gesto apotropaico al fine di augurare una buona caccia; il lupo, nella tradizione medioevale, era associato al pericolo “Anima crudele, falso e insaziabile nella sua voracità egli seminò la morte e il terrore tra gli abitanti indifesi, pastori e cacciatori, diventando l’eroe da favole, nonché di numerose leggende e storie tramandate […] basti pensare all’immagine del Lupo di Gubbio di Fioretti di S. Francesco o il lupo del Roman de Renart francese”.
C’è chi, tuttavia, propone anche un’altra spiegazione: la bocca del lupo sarebbe la lavagna su cui i capitani avevano l’ordine di registrare i carichi trasportati; una espressione che quindi corrisponderebbe ad un auspicio positivo. In questo caso però la risposta “crepi!”, in riferimento quindi al lupo, non avrebbe molto senso.
Per quanto riguarda la risposta a tutti nota, “Crepi!”, la Crusca fa notare quanto vi sia stata una sua estensione in espressioni associate al verbo “crepare” per scongiurare, per l’appunto, una situazione di mala sorte, es. Crepa! Ti pigli il lupoChe tu sia il pan dei lupi! Citati nel Gran Dizionario della lingua Italiana.
Qualunque sia la sua origine, il lupo è una figura presente anche nei modi di dire comuni: Avere  una fame da lupi, Il lupo perde il pelo ma non il vizio, Chi pecora si fa il lupo se la mangia, ecc.

A presto con un nuovo appuntamento!

About Valentina Monte (854 Articles)
Giornalista Pubblicista iscritta all' Ordine dei Giornalisti della Campania

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