PIEDIMONTE MATESE, LAVORI IN CORSO NELL’AREA DI ATTERRAGGIO DELLE ELIAMBULANZE (IN ATTESA CHE DIVENTI UN VERO ELIPORTO)
Emiddio Bianchi. Piedimonte Matese. Il fatto che abbiano cominciato a dare una rinfrescata all’area di atterraggio delle ambulanze di soccorso è già qualcosa di positivo, se si pensa alle difficoltà che incontrano i piloti quando devono calarsi nell’angusto spazio di fronte al cimitero di Piedimonte. Il problema di un vero e proprio eliporto è da anni argomento di discussione, sempre promesso dalle varie amministrazioni comunali e mai portato a compimento. L’area di atterraggio attuale è la terza scelta per le eliambulanze, mezzi che si sono rilevati indispensabili a causa del lungo tragitto verso Napoli. In questo modo il tempo di percorrenza da Piedimonte al capoluogo campano si riduce da almeno un’ora a meno di venti minuti. La prima area di atterraggio fu individuata proprio alle spalle dell’ospedale, vicinissima alle corsie ma diventata pericolosa per l’ncolumità del personale di soccorso a causa della crescità degli alberi. Fu scelto successivamente il campo sportivo di Sepicciano, all’epoca in terra battuta, un calvario per gli abitanti del posto ogni qualvolta atterrava o decollava un elicottero, con le loro case che sistematicamente venivano invase da enormi polveroni. Si pensò quindi al parcheggio davanti al cimitero, con altre problematiche che si sarebbero venute a creare. Le macchine dei visitatori del camposanto in primis, lasciate nell’area e talvolta d’intralcio ai mezzi di soccorso. Per non parlare di ogni tipo di schifezza abbandonato a terra dalle coppiette che di notte erano alla ricerca di un poco di intimità. Più volte il vortice delle pale degli elicotteri ha addirittura fatto volare i “residui” amorosi sulle tombe dei defunti. Adesso pare che si voglia dare una svolta importante e far diventare l’area di atterraggio, finalmente un eliporto, magari non dipingendo solo sull’asfalto il simbolo del soccorso. Staremo a vedere.
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