FALCIANO DEL MASSICO, BILANCIO “DISAPPROVATO” E INTERDITTIVA ANTIMAFIA PER LA CORBO

Mario Zannone| Falciano del Massico. Approvato il bilancio. Nulla di nuovo sotto il sole. Il quadro economico del comune rimane invariato. Le spese risultano confermate negli importi degli altri anni mentre le entrate sono consolidate  in un gettito superiore ai 6 milioni. A rappresentare la voce più consistente la spesa per il personale e per la gestione rifiuti che per il 2018 sarà di 828 mila euro. C’è un disavanzo previsto di 272mila euro mentre quello da risanare ( sommate le voci A-B-C-D= E) è di 2 milioni 582 mila euro. C’è di più. Non sono contabilizzati tutti i debiti fuori bilancio. Lo dice l’ Utc- nell’apposita determina- che si riserva di contabilizzarli in sede di riequilibrio.  La manovra economica che, comunque, movimenta oltre 47 milioni di euro non va nella giusta direzione. Si sono messe toppe marginali, ma i danni del passato si fanno sentire e pensare ad una cura draconiana risulta quasi impossibile. Dire ai cittadini che c’è bisogno di sacrifici è duro, come procedere al taglio drastico della spesa per le voci principali al fine di programmare, in cinque anni, un riequilibrio vero. Il comune di Falciano si potrebbe reggere con 4 impiegati e due vigili se si affrontasse l’ammodernamento e l’informatizzazione degli uffici. Stesso discorso per i rifiuti. Pagare circa 1miliardo e 600 milioni di vecchie lire per la gestione del servizio è un suicidio amministrativo. Occorrerebbero visioni gestionali più aggiornate e meno vetuste. Intanto il responsabile UTC, l’invidiato architetto Aurelio Petrella, ha proceduto alla revoca del contratto con il quale si affidavano i lavori per il completamento del serbatoio a monte e la Casa albergo per anziani al Gruppo Corbo. E’ sopraggiunta l’interdittiva antimafia. Adesso da capire se i funestati lavori passeranno ad altra ditta in graduatoria oppure si dovrà attendere l’ulteriore bando, chissà questa volta europeo.