PESANTI RICHIESTE DI CONDANNE PER TRE IMPRENDITORI ACCUSATI DI OMICIDIO PER INFORTUNIO SUL LAVORO DI UN DIPENDENTE
Posted on 31 Maggio 2018 by Lorenzo Applauso in Senza categoria // 0 Comments
MARCIANISE. Un ingegnere ed un perito elettrotecnico, di due diverse societa’ primarie che operano nel settore dell’energia solare ed alternativa caddero rovinosamente al suolo.
Tutto cio’ avvenne a Marcianise il 25 ottobre 2010 presso gli stabilimenti della Bd Bulloneria Dati srl che opera nel settore delle Lavorazioni Meccaniche.
Perse la vita in quella circostanza il perito elettrotecnico Renato Uccella di 58 anni di Capodrise a causa delle complicanze causate dalle lesioni gravissime riportate. Invece l’ing. Salvatore Tranchese miracolosamente si salvo’.
Tutto cio’ avvenne a seguito di sopralluogo tecnico dei due in una cabina elettrica presso una ditta della zona industriale di Marcianise, l’Azienda Bd Bulloneria Dati srl..
Lo scopo del sopralluogo era di verificare se vi erano le condizioni sulla fattibilita’ dell’installazione di un impianto fotovoltaioco. Poi i due tecnici salirono attraverso una scaletta interna ed un lucernaio sul solaio a copertura con pannelli del tetto trasparenti di un edificio. Erano senza i sistemi di protezione.
Ieri,a distanza di quasi otto anni, da quel tragico evento mortale, il processo, al Tribunale di Caserta, Giudice dott. Antonio Riccio, e’ arrivato ad una svolto dopo una lunghissima istruttoria.
Fino a tardi l’ultima udienza dibattimentale, un’ articolata requisitoria e pesanti richieste di condanna del Pubblico Ministero della Procura sammaritana il dott. Giuseppe Orso che, nei confronti dei datori di lavoro delle societa’ coinvolte nella vicenda, ha chiesto la pena del carcere.
Se vi erano i sistemi di sicurezza e le misure di protezione individuali e collettive questo non sarebbe avvenuto, ha sottolineato il Pubblico Ministero.
Per l’ing. Mario Paliotto chiesti 4 anni di carcere (l’imprenditore e’ difeso dagli avvocatI Maurizio e Carlo Frojo); per l’ing. Avollone Ferdinando chiesti 4 anni e 6 mesi di carcere (il titolare della Simec e’ difeso dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo); per l’impr. Antonio Villani ( titolare della Ditta G.T. srl di Somma Vesuviana) e per il perito Vincenzo Podesta’ (responsabile tecnico della B.D. Bulloneria Dati ) chiesti due anni e sei mesi di carcere ( tutti e due difesi dall’avv. Michele Ragosta). Il Pubblico Ministero, al termine della discussione della sua tesi di accuso, ha chiesto al Giudice anche di trasmettere gli atti al suo ufficio nei confronti del titolare della Ditta Hagitron, Vincenzo D’Elia, la cui posizione precedentemente era stata archiviata in quanto sono emersi nuovi elementi di accusa a suo carico. Nelle successive udienze dinanzi al Tribunale di Caserta, previste nel prossimo mese di luglio, sono state programmate le discussioni dei difensori e la sentenza.
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