TRASFERIMENTO CASERMA DEI CARABINIERI: INSERO CHIUDE LA POLEMICA.” IN QUESTA FASE PROCESSUALE NON C’E’ NESSUNA VITTORIA, MAGARI”
Verso la conclusione il batti e ribatti fra gli avvocati Amedeo Insero e il legale del comune di Caiazzo Marotta? Forse si,forse no. Vedremo .Intanto Insero ribatte sulla questione della carserma dei Carabinieri: “Ritorno e per l’ultima volta, sull’argomento caserma Carabinieri, esponendo alcuni punti incontrovertibili.
1- Il comune di Caiazzo ha proposto ricorso, chiedendo la sospensiva, al Tar Campania avverso il provvedimento di trasferimento della stazione presso il comune di Ruviano. -PUNTO-
2- Il Tar Campania, non sussistendone i motivi, ha rigettato la richiesta di sospensiva -PUNTO-
3- Avverso il rigetto della sospensiva, il comune di Caiazzo ha proposto appello al Consiglio di Stat. -PUNTO-
4- Il Consiglio di Stato NON ha accolto l’appello (sempre relativamente alla sospensiva) ma, con Ordinanza ha disposto che il Tar Campania “ provveda alla sollecita fissazione dell’udienza di discussione….” (ovvero di merito), si riporta testualmente per non lasciare spazio ad interpretazioni !!- PUNTO-
5- Quindi, allo stato delle cose, ed in questa fase processuale, non vi è nessuna vittoria e/o ribaltamento di alcunchè. Sicuramente tra le righe della Ordinanza si legge qualche passaggio interessante, ma che sarà oggetto del giudizio di merito allorquando sarà fissata l’udienza di discussione. Solo, e soltanto allora, si saprà se il trasferimento sarà revocato e la caserma resterà a Caiazzo. Il resto sono favole. -PUNTO-
Devo, purtroppo, pensare che la foga e la stizza con la quale l’avv. Marotta sta replicando alla legittima attività di un consigliere comunale, è data dalla difficoltà di spiegare ai cittadini che il solo ricorso al Consiglio di Stato per ottenere una sospensiva che non è arrivata, è costato, finora, circa settemila euro.Infine, invito l’avv. Marotta ad andarsi a leggere il curriculum del Prof. Avv. Gennaro Terracciano che confermo essere un luminare del diritto amministrativo, che, gratuitamente, ebbe oltre un anno fa ad anticipare quelli che sarebbero stati, poi, i motivi per i quali il Tar Campania ha rigettato nei mesi scorsi la richiesta di sospensiva.
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