CYBERBULLISMO, LA POLIZIA POSTALE INCONTRA GLI STUDENTI DELLA SCUOLA MEDIA VITALE
PIEDIMONTE MATESE. Cyberbullismo, questo il tema dell’importante incontro che i giovani studenti della scuola secondaria di I grado “G. Vitale” di Piedimonte Matese hanno avuto questa mattina con alcuni agenti della Polizia Postale del Compartimento di Napoli, fortemente voluto dalla vicepreside dell’Istituto e referente per il bullismo Prof.ssa Ida Cesarini insieme alla prof.ssa Chiara Colambassi e alla dirigente scolastica Prof.ssa Isabella Balducci, sempre molto attenta e sensibile a queste tematiche di così grande attualità. Il dott. Curtopasso e il dott. Ciminiello della Polizia Postale sono stati accolti dai ragazzi dell’istituto con grande entusiamo, i ragazzi sono stati letteralmente rapiti dal tipo di intervento scelto dalla polizia, diretto ed efficace, fatto con video e testimonianze dirette sulla pericolosità e sui rischi che si possono celare dietro l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione: smartphone, internet, chat, social network, ecc. Il bullismo e il cyberbullismo sono sempre più presenti tra i banchi di scuola ed è purtroppo una realtà che colpisce e coinvolge sempre di più giovanissimi adolescenti che si trovano ad essere vittime di atti di bullismo e di molestie online, rimanendo il più delle volte intrappolati in situazioni che possono far paura con conseguenze gravissime a livello psichico e fisico e dalle quali spesso non si sa bene come uscirne. La Polizia Postale ha spiegato ai ragazzi che conoscere e riconoscere è l’unico strumento vincente per contrastare un fenomeno che coinvolge sempre di più i giovanissimi, ponendo l’attenzione sul delicato ruolo che oggi svolge l’istituzione scolastica nell’ambito della prevenzione e della protezione di chi può essere vittima di vessazioni. Per non rischiare di rimanere intrappolati in episodi di cyberbullismo è necessario, ha ribadito la Polizia Postale, stare molto attenti quando si è online, e soprattutto, è bene conoscere quello che si può e quello che non si deve fare quando si utilizzano le nuove tecnologie per comunicare. Importante è soprattutto avere il coraggio di segnalare subito il problema a qualcuno più grande di noi ( genitori, insegnanti, Polizia Postale…), quando si pensa di essere vittime di questo tipo di molestia. Naturalmente le istituzioni scolastiche non possono non prestare aiuto anche a chi è attore degli atti di violenza perché anche il bullo è succube di una società che non riesce a trasmettere i valori e gli stimoli che ogni giovane ricerca nel suo percorso di crescita. E dunque, la legalità assume ancor più risalto se il problema lo si associa all’idea di mancanza di lealtà nei rapporti con chi ci sta accanto. L’incontro formativo ha posto in maniera efficace l’attenzione dei ragazzi su un fenomeno , quello del cyberbullismo, vasto e complesso, dove esistono ancora elementi difficilmente identificabili per la presenza di variabili che richiedono particolare cura, ma che non possono prescindere da un’attività educativa che deve assumere una rilevanza preponderante rispetto a quella repressiva, un’emergenza che è espressione di una crisi che richiede una capacità di ascolto e di monitoraggio da parte di tutti coloro che, a vario titolo, operano a contatto con il mondo dei minori. Un sentito ringraziamento alla Polizia Postale del Compartimento di Napoli da parte delle referenti per il bullismo Prof. sse Ida Cesarini e Chiara Colambassi, grate per il tempestivo quanto efficace intervento formativo e informativo.
Rispondi