fbpx

QUELLA BRUTTA E COMUNE INFIAMMAZIONE DEI BRONCHI CHIAMATA BRONCHITE. IL MEDICO CI SPIEGA COSA FARE

Brutta stagione, uguale a pessima salute. Spesso succede cosi, soprattutto per gli anziani e i bambini ma la bronchite non guarda in faccia a nessuno per cui è sempre in agguato in questo periodo particolarmente. Ma intanto proviamo a conoscerla meglio. Ne abbiamo parlato con il pneumologo , il dr Luigi Ferritto (NELLA FOTINA).  “La “miccia” può essere un’ influenza o un raffreddore ma anche essere “accesa” da irritanti e poi complicarsi con un’infezione” -spiega il medico-La bronchite acuta di solito  non è una malattia grave, che può seguire un’influenza o un raffreddore, ma non va sottovalutata, soprattutto se colpisce persone fragili come bambini e anziani.

  • Che cosa è esattamente la bronchite?
  •  «E’ un’infiammazione dei bronchi di origine infettiva o irritativa – spiega Luigi Ferritto, pneumologo della Clinica ATHENA di Piedimonte Matese -. Nel primo caso è causata soprattutto da virus, ma anche da batteri. Nel secondo caso è attivata, per esempio, da fumo di sigaretta o inquinamento dell’aria, e poi può complicarsi con infezioni virali o batteriche. È più frequente nella stagione fredda, complici i virus circolanti e la permanenza in ambienti chiusi con riscaldamento eccessivo e aria secca, che possono compromettere la capacità dei bronchi di mantenersi liberi da germi e sostanze irritanti».
  • Come si identifica la bronchite acuta?
    «Il sintomo distintivo è la tosse. Nelle forme infettive in genere è con catarro. Un muco bianco-giallastro può indicare un’infezione virale, un muco che tende al giallo-verdastro fa sospettare un’infezione batterica. Nella maggior parte dei casi questo tipo di bronchite è l’evoluzione di un raffreddore o di una sindrome influenzale e quindi può essere accompagnata da altri sintomi, come febbre, mal di gola, dolori ossei. La bronchite irritativa esordisce spesso con tosse secca che nell’arco di alcuni giorni può diventare grassa. Anche in questo caso il muco può essere bianco-giallastro o giallo-verdastro e possono comparire altri sintomi come febbre e malessere generale. In entrambe le circostanze può sopraggiungere in un secondo momento la difficoltà a respirare (dispnea)».
  • Per la diagnosi necessitano degli esami particolari?
    «Per lo più basta un’attenta visita. La bronchite acuta ha quasi sempre un’evoluzione benigna e con le giuste cure, passa in 7-10 giorni. In particolari circostanze se i sintomi persistono, per escludere eventuali complicanze, si può ricorrere ad esami ematochimici o alla radiografia del torace».
  • Quali sono i rimedi terapeutici?
    «Prima di tutto rimanere a riposo, evitare gli balzi di temperatura e assumere molti liquidi. Meglio non ricorrere agli sciroppi sedativi della tosse perché potrebbero facilitare il ristagno delle secrezioni nei bronchi con il risultato di aumentare il rischio di sovrainfezioni. La tosse non va combattuta perché è un riflesso fisiologico di difesa che il nostro organismo adotta per neutralizzare e rimuovere le sostanze irritanti presente nelle vie aeree. Piuttosto, se la tosse è molto grassa possono essere utili i fluidificanti, mentre in caso di febbre si può contare sugli antipiretici. Gli antibiotici, infine, sono utili nei pochi casi in cui è evidente un coinvolgimento batterico. Se la bronchite non guarisce entro 10 giorni si può prendere in considerazione una terapia antinfiammatoria più forte con cortisonici o altri accorgimenti che valuterà il medico».
About Redazione (18480 Articles)
Redazione di Casertasera.it Email: redazione@casertasera.it

Rispondi

Scopri di più da Casertasera.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading