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PIEDIMONTE MATESE, “DA MESI NON RICEVO LA POSTA E MI HANNO STACCATO LA CORRENTE”. LA DENUNCIA DI UN CITTADINO

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Emiddio Bianchi. Piedimonte Matese. L’idea di far affiggere un manifesto per le vie di Piedimonte Matese a firma del sindaco Di Lorenzo e della Responsabile

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della Qualità delle Poste Italiane (!!!)  per cercare di risolvere la questione della mancata notifica della corrispondenza a centinaia di utenti ha avuto il suo effetto. Nel manifesto si invitano tutti quelli che non hanno più nulla da vedere con il portalettere a rivolgersi ad un dipendente comunale, appositamente collocato presso la biblioteca comunale (nella foto) , al fine di tentare di capirci qualcosa su questo incredibile disservizio postale per il quale sono in tanti i colpevoli che al momento si stanno lavando le mani. La toponomastica sbagliata, nomi nuovi di vie che non risultano da nessuna parte, inesperti portalettere assunti per tre mesii che vengono da posti lontani e che non sanno che pesci pigliare, riportando indietro la corrispondenza che si accumula a dismisura nell’avveniristico deposito sulla ex 158 (o via Epitaffio?). Di tutta questa baraonda ne pagano le “torze” i poveri piedimontesi. Abbiamo raccolto la disavventura di uno di loro, tralasciando le parolacce indirizzate alle poste italiane. “Gentile direttore, abito nella contrada di Sepicciano e mi conoscono tutti (tranne i portalettere). Da oltre sei mesi non ricevo più neanche lo straccio di una cartolina. La mia buca per lettere vede solo i dépliants pubblicitari di questo o quel supermercato. Da un paio di mesi a questa parte mi sono accorto che ogni tre o quattro giorni mi andava via la corrente, costringendomi anche di notte ad andare a riattaccare il contatore fuori dal portone di casa. Parlando con un dipendente  dell’ENEL, sono venuto a conoscenza di essere moroso, che mi avevano ridotto la potenza a meno di un terzo e che a breve sarei rimasto completamente al buio. Grazie alla sua gentilezza mi ha fatto pervenire via email le bollette da pagare e così mi sono scampata una figuraccia. Io mi chiedo se sia possibile una cosa simile e se le Poste Italiane (e non solo) siano consapevoli che anche nel terzo mondo non accadono situazioni del genere, compreso soprattutto chi si firma sui manifesti”.  “Tiempe bell e na vota” , avrebbe detto  il vecchio saggio, quando il portalettere, o meglio il postino, bussava a sempre due volte prima di tornarsene indietro con la sua corrispondenza.

 

 

 

 

About Emiddio Bianchi (5176 Articles)
Vice Direttore di Casertasera.it. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e condotto, per molti anni, trasmissioni radio e tv.

3 Comments on PIEDIMONTE MATESE, “DA MESI NON RICEVO LA POSTA E MI HANNO STACCATO LA CORRENTE”. LA DENUNCIA DI UN CITTADINO

  1. A monte di questo disservizio c’è una toponomastica sostitutiva di quella già esistente, il più delle volte fatta per fare solo un piacere amici e parenti, che non è stata nemmeno giuridicamente sistemata per cui, nei rapporti con gli altri enti, risulta inesistente.
    Per intitolare una strada all’amico ci mettono due minuti. Per riempire un buco su un marciapiede, che ha già causato vittime, non bastano trent’anni!

  2. Consiglio?? Fate come me, la cassetta della posta o buca come volete chiamarla io lo rimossa, tanto sono mesi che non mi veniva recapitata nessun tipo di corrispondenza. Quelli delle Poste dicono che si devono mettere gli indirizzi precisi, ebbene cari signori i cittadini devono mettere il recapito che risulta dai servizi demografici non possono mettere altro tipo di indirizzo altrimenti non è veritiero quando un cittadino/utente scrive. Di questo passo comunque mi chiedo ma che servizio offrite? Come mai l’estate scorsa la posta veniva recapitata anche con un indirizzo qualsiasi?? Non siete timorosi di questo passo della chiusura del servizio recapito corrispondenza e della eventuale conseguenza di perdite di posti di lavoro?

  3. 14ciccio10 // 5 Febbraio 2020 a 9:30 // Rispondi

    La toponomastica a Piedimonte non viene cambiata dal 2012 solo che le poste si sono arrogati il diritto di cambiarla in base a dei cartelli esposti che non hanno neanche il numero di matricola quindi sono illegittimi anche perché la cambiare la nomenclatura delle strade deve essere approvata da un prefetto e i signori delle poste saltano tutti questi passaggi quindi alle persone non solo non arrivano le utenze ma anche i documenti come carte d’identità, patenti o tessere sanitarie! E in tutto questo se ci si reca alle poste ti dicono ti dicono se proprio non riceve la posta può fare il fermo posta a via Federico lupoli, sede centrale, cosa che non sta ne in cielo né in terra!!!

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