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CORONAVIRUS, “SIAMO ISOLATI MA NON ABBANDONATI”, LA VITA AL NORD AL TEMPO DEL COVID-19

Anna Rita Zulla. Si fa a gara in queste settimane, ad osannare l’inno di Mameli e ad urlare l’amore per la Patria. Ben venga certo, anche se io che scrivo,faccio parte di quella schiera di persone fermamente convinte che il vero amore va dimostrato con i fatti e non solo con le parole. Sono un’insegnante campana trapiantata al nord da vari anni e che anche in mezzo a questo pandemonio, ha deciso di restarci per amore di tutto ciò che ho di più caro. Ho una graziosa villetta a S. Angelo d’Alife, un paesino in provincia di Caserta, circondata da un
ampio spazio verde e dotata di tutti i confort necessari a rendere meno dura una reclusione forzata come questa. Ho un cane, wifi disponibile per lavorare, possibilità di fare sport e soprattutto ho la mia famiglia, i miei genitori, i miei nipoti che avrebbero voluto avermi lì. Ma io resto a casa da sola, precisamente in un appartamentino in affitto sito in una cittadina della Riviera Ligure dove fortunatamente il suono delle ambulanze non è e non è stato così costante, e dove il mare,sebbene ora nascosto dietro un palazzo, mi rinfranca e rincuora.
So che andrà tutto bene. Scrivo questa lettera per tutti quei colleghi che, presi dal panico, hanno accalcato nei giorni scorsi, in massa, treni diretti a casa, andando a peggiorare un Sud che dal punto di vista sanitario doveva e deve essere tutelato ad ogni costo. Ci hanno insegnato che per aiutare chi amiamo dobbiamo rimanervi accanto, ma in questo tempo di cambiamento generale sto capendo più che mai quanto la logica dell’uomo non è quella di Dio, che ci sta chiedendo altro. C’è un modo diverso ora per manifestare la vicinanza. S.Agostino direbbe che l’assenza è la nuova forma di presenza. Siamo isolati ma non abbandonati; Dio è con noi per donarci il come vivere questa assurda e surreale situazione. Non ci vediamo, non ci incontriamo,bma ognuno di noi può essere quella fiammella di speranza e di forza. Siamo chiamati a vivere..ora ciò che conta è quanto ami, quanto stai riempiendo le tue giornate di presenze di amore. Tutto il resto sta a zero. E allora mi sono organizzata alla meglio, scoprendo tanti piccoli dettagli nuovi. Sto rivalutando il balcone di una casa non mia e vedendo visi di anziani miei vicini che prendono l’ora d’aria
quando il buon Dio regala il sole. Sto dando prova di una didattica a distanza con ragazzi sempre più impauriti e confusi. Ma io non ho paura e lo ribadisco, col sorriso sulle labbra e gli occhi verso il cielo, andrà tutto bene perché siamo stati creati dall’ amore.

 

 

About Emiddio Bianchi (5177 Articles)
Vice Direttore di Casertasera.it. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e condotto, per molti anni, trasmissioni radio e tv.

1 Comment on CORONAVIRUS, “SIAMO ISOLATI MA NON ABBANDONATI”, LA VITA AL NORD AL TEMPO DEL COVID-19

  1. Bella lettera, che oltre alle belle parole di incoraggiamento per questo momento difficilissimo evidenzia un senso di responsabilità e di amore verso il prossimo. All’insegnante auguro, come per tutti noi, un felice ritorno, quanto prima, al proprio paese di origine per riabbracciare i propri familiari. Auguri.

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