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VIDEO|UN VIAGGIO NEI 107 ANNI DELLA FERROVIA ALIFANA. 57 ANNI FA IL TRONCO A TRAZIONE DIESEL S. MARIA C.V.-PIEDIMONTE

Giovanni Caracciolo| Il 6 aprile 2013 si svolsero i festeggiamenti dei Cento Anni della Ferrovia Alifana, tenendo conto che la tratta della Ferrovia Elettrica Napoli- Piazza Carlo III-Capua vide il completamento con l’arrivo del primo treno il 30 Marzo 1913. Ma si festeggiavano anche i Cinquant’anni della riattivazione del tronco a trazione Diesel Santa Maria Capua Vetere-Piedimonte d’Alife inaugurata il 4 Aprile 1963 dopo i noti eventi bellici che avevano decretato  nel 1943 la distruzione della vecchia tratta a scartamento ridotto con trazione a vapore Piedimonte d’Alife-Biforcazione Capua (stazione di interconnessione con la linea Alifana elettrica Capua-Napoli Piazza Carlo III) , lasciando il Matese senza l’agevole collegamento ferroviario sostituito da precarie linee automobilistiche. L’ Associazione  Amici del Gruppo della Ferrovia Alifana  (GAFA) organizzò due giorni di festa con una mostra modellistica e fotografica al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere nel Salone degli Specchi con grande successo di Pubblico il 6 e 7 Aprile 2013 ed un treno speciale con l’automotrice storica ALn (Automotrice leggera a nafta)  773-12 costruita nel 1962 dalla OM (Officine Meccaniche di Milano).

Lanciata l’idea del treno speciale, il Capodeposito Giancarlo Atzeni e gli altri valenti tecnici,  animati dall’eccezionale evento, controllarono minuziosamente l’automotrice e la ritoccarono con vernici per renderla brillante e donarle l’antico splendore di una volta.  Gli Amici della Ferrovia Alifana all’interno la decorarono , come in origine, con foto storiche della Ferrovia,  panorami locali e della Città di Napoli. Furono apposte sul frontale due bandiere con la scritta : “Cento Anni Ferrovia Alifana”. Su di esse erano raffigurate la locomotiva a vapore costruita dalla Breda di prima dotazione e l’automotrice delle Officine Meccaniche per rimarcare la grande storia che questa linea può vantare.La mattina del 6 Aprile 2013 tra la grande emozione di tutti i partecipanti convenuti,  il treno speciale, proveniente dal deposito , si attestava con l’inconfondibile rombo borbottante dei motori OM-SAURER  al binario di partenza, destinazione Santa Maria Capua Vetere per la visita della mostra al Teatro Garibaldi nel “Salone degli Specchi” e  taglio della gigantesca torta del Centenario. Erano presenti la Pro-Loco Vallata di Piedimonte Matese capitanata dal loro vulcanico Presidente Giovanni Cinotti,  Cittadinanzattiva Matese con la Presidentessa Margherita Riccitelli,  appassionati,  studenti del Liceo Scientifico di Piedimonte Matese  “Galileo Galilei” guidati dalle professoresse Maria Santoro e Giovanna Giordano.

Alle 9.35 l’automotrice con alla condotta il Capodeposito Giancarlo Atzeni nell’elegante divisa originale degli Anni Sessanta , visibilmente emozionato, con i motori accelerati che emettevano due pennacchi di fumo vigorosi , gli studenti festanti e contenti affacciati ai finestrini si avviava facendo sventolare le bandiere del Centenario e quella tricolore apposte sul frontale,  salutata dalle trombe e dal fischio delle altre automotrici ferme in deposito.A bordo  furono regalati ai partecipanti all’evento i biglietti, frutto di fantasia, con l’intestazione della Compagnie des  Chemin de Fer du Midi de l’Italie (CFMI) , la Società Francese che aveva costruito la Ferrovia oltre cento anni fa.  A Santa Maria Capua Vetere il festante treno fu accolto con gli onori dall’ Amministratore Delegato dell’Ente Autonomo Volturno Ingegnere Umberto De Gregorio e dal Signor Sindaco della storica Città. Un ultimo pensiero è per i ferrovieri che avevano preso servizio nel 1963;  durante il viaggio non riuscirono a trattenere l’emozione  per i tanti ricordi che sfilavano nei loro cuori mentre ammiravano dal finestrino un paesaggio che per cinquant’anni era stato il loro compagno di vita. L’automotrice storica è stata usata successivamente per altri treni speciali turistici anche ad uso di stranieri ed appassionati. Ha svolto anche servizio viaggiatori in caso di urgenza.   Giace ora incomprensibilmente e mestamente sull’ultimo tronchino del deposito privata anche dei motori. Pare che vi fossero problemi al cambio di un motore ed allo scarico, ma non tali da decretarne l’accantonamento.

Una volta al deposito lavoravano tecnici meccanici che ricostruivano e revisionavano gli organi danneggiati con pochissima spesa. Si poteva anche chiedere aiuto a Pistoia all’Associazione Italvapore, che cura locomotive a vapore, locomotive elettriche, carrozze d’epoca e Littorine, impiegate per il celebre Trenonatura, che possiede ancora automotrici simili con organi meccanici uguali.  Significa togliere alla Comunità un rotabile storico che poteva essere un volano turistico per il Matese. Intanto, nonostante il periodo difficile,  la Ferrovia Napoli-Piedimonte Matese dell’EAV assicura ancora il collegamento con Napoli, seppur con sole quattro corse giornaliere, non abbandonando i Cittadini del territorio che ne avessero necessità, come ha sempre fatto nei suoi 107 anni di storia.

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