CORONAVIRUS, ONDATA DI RITORNO, QUARANTENA DA “ARRESTO DOMICILIARE” PER CHI TORNA DAL NORD. DENUNCIARE CHI FA IL FURBO

Emiddio Bianchi. Regioni con contagi zero, come il Molise e la Basilicata, altre in cui i positivi al covid si contano sulle dita di una mano. Ieri, in tutta la Campania solo tredici i nuovi casi, due dei quali a Dragoni, i familiari della persona risultata positiva la scorsa settimana, ma già in quarantena da giorni. Casi isolati e circoscritti a cui si è giunti grazie ai sacrifici delle popolazioni del sud che in vista del 4 di maggio temono un’altra invasione dal nord, simile a quella che determinò migliaia di contagi nelle regioni meridionali. Nel Sannio e in provincia di Caserta è ancora vivo il ricordo del militare di Guardia Sanframondi che fece conoscere il virus da queste parti e che solo pochi giorni fa, dopo quasi due mesi di quarantena, ha detto addio definitivamente alla malattia. È il caso di correre nuovamente rischi del genere? Se lo chiedono i governatori del sud, che studiano le contromisure da mettere in pratica per scongiurare un’epidemia di ritorno che vanificherebbe gli sforzi sostenuti in questi due mesi. Ovviamente in prima linea Vincenzo De Luca che non intende sparare a salve su chi tenterà di eludere controlli. Previsti controlli a tappeto all’aeroporto Capodichino, in tutte le stazioni ferroviarie della Regione, sui pulmann ed anche ai caselli autostradali. Previste multe salatissime e quarantene da “arresto domiciliare” per almeno un paio di settimane  per chi non torna a casa per motivate urgenze lavorative o di salute. Chi riuscirà a farla franca nonostante i rigidi controlli dovrà fare i conti con i vicini di casa, che a tutela della propria salute sono invitati apertamente a denunciarli alle forze dell’ordine. Lo sceriffo non abbassa la guardia proprio in dirittura d’arrivo. Ci mancherebbe.