CORONAVIRUS, PIEDIMONTE MATESE, LO SPORT AL TEMPO DEL COVID, LUNEDÌ RIPRENDONO IN SICUREZZA I PROFESSIONISTI DELLA “MATESINA”

Emiddio Bianchi. Piedimonte Matese. Sui ciclisti e i runners abbiamo ascoltato ieri l’accorato appello di Luigi Ferritto al Governatore De Luca, affinché molli un poco la presa sulla possibilità di poter praticare, con le dovute cautele, la loro attività sportiva. Stiamo parlando solo di due attività, ma lo sport agonistico, a Piedimonte come negli altri centri del Matese, sia individuale che soprattutto collettivo, rischia di morire se il “mostro” non sarà definitivamente debellato. A livello nazionale si parla solo di serie A e sulla remota possibilità che il campionato di calcio possa riprendere perché ci sono in ballo centinaia di milioni di euro, ma delle migliaia di calciatori dilettanti delle categorie inferiori, della pallavolo, della pallacanestro, dei tantissimi settori giovanili che i nostri figli frequentavano si parla poco o niente. Quale sarà il loro destino sportivo, ammesso che possano averne uno tirando calci ad un pallone? Piedimonte aveva una squadra di calcio in Eccellenza, vincitrice della coppa Italia e seconda in classifica. Nessuno sa più niente di niente: tifosi, dirigenti, calciatori. Come potranno tornare ad allenarsi in sicurezza? Nei giorni scorsi ne abbiamo parlato con Filippo Inglese, uno dei dirigenti della società biancoverde, mentre si teneva in forma dando una sistemata agli spogliatoi e alle erbacce fuori dal terreno di gioco, nel silenzio del Ferrante. “Speriamo di poter ricominciare al più presto con i nostri ragazzi, ma la vedo dura”. Maledetto virus, hai ammazzato i nostri anziani, ci hai chiuso in casa e ci togli anche la possibilità di tifare per i nostri beniamini. Chi potrà tornare almeno ad allenarsi sono i professionisti della pugilistica matesina: “Abbiamo tre professionisti: Parrinello, Mennillo e De Marco, che potranno ritornare in palestra- ci dice il maestro Geppino Corbo-. A loro, come agli altri atleti di valore nazionale, dal 4 di maggio sarà consentito poter ricominciare gli allenamenti, osservando la distanza di sicurezza che proprio io dovrò far rispettare. La vedo dura ma se vogliamo che lo sport a Piedimonte non muoia per le conseguenze del Coronavirus, ci dobbiamo adattare a questa nuova forma di vita. Alla fine, sono sicuro, ne usciremo vincitori”.