PIEDIMONTE MATESE, IL 13 AGOSTO IL CONSIGLIO COMUNALE: ACCORDO O COMMISSARIO

Piedimonte Matese. C’è attesa per il prossimo consiglio comunale a Piedimonte Matese, convocato per il 13 agosto prossimo, alle ore 8.00, in seconda convocazione, dopo la crisi conclamata della maggioranza, con il sindaco attualmente dimissionario. Potrebbero esserci dei ripensamenti e rinviare l’arrivo del commissario? Difficile da prevedere ma sarebbe auspicabile per la città che i consiglieri facessero un passo indietro mettendo da parte, per un attimo,  le ragioni dei contrasti interni alla maggioranza e dare precedenza ai problemi della città.

Fra l’altro, non si potrà comunque votare, per questioni di tempi tecnici il prossimo settembre, insieme alle regionali e ad altri comuni. Quindi, i tempi sarebbero lunghi, si finirebbe alla prossima primavera e il danno   della gestione commissariale, sarebbe ancora maggiore. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi nell’intera vicenda. Gli svantaggi per un mancato accordo,  sono un commissariamento lungo, fino alla prossima primavera   e poi un danno enorme per la città: la perdita di numerosi finanziamenti per scuole e strade ed altre infrastrutture.

Al contrario, se si dovesse giungere ad un accordo,    potrebbero essere recuperati i finanziamenti e mettere in essere una serie di opere che farebbero bene alla città che di un ammodernamento ha impellente bisogno. Tutto questo è possibile? Davvero difficile da dire. Intanto dagli ambienti politici filtra qualche indiscrezione nelle ultime ore: sarebbero in atto delle trattative per recuperare i due voti necessari alla maggioranza e ciò starebbe già avvenendo probabilmente anche nell’ambito del PD.

Questo, potrebbe salvare davvero la città e salvare dalla Corte dei conti anche chi ha votato a favore del  bilancio di previsione e poi successivamente ha bocciato il consuntivo  votando contro. Infatti, potrebbero scattare inevitabilmente anche dei provvedimenti che porterebbero a processo giudiziario i consiglieri che si sono espressi in tal senso e successivamente anche a delle inevitabili responsabilità    politiche.