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 ANTONELLA D’ANDREA SUL COMPARTO CASTANICOLO:”LA REGIONE DEVE INTERVENIRE ED AIUTARE CONCRETAMENTE LE AZIENDE

C.S. Il nostro territorio, con particolare riguardo all’Alto Casertano ed al Parco Regionale di Roccamonfina – Foce del Garigliano, è ricco di  castagneti. La castanicoltura campana non è solo una risorsa paesaggistica ma produce anche reddito di impresa. Nel comparto castanicolo la Campania, per anni, ha avuto, a livello produttivo, il primato assoluto in Italia. Tuttavia, a partire dal 2007, i proprietari di castagneti ed i commercianti di castagne sono stati messi in ginocchio dal “cinipide galligeno”, di origine cinese, che, unitamente alle variazioni climatiche intervenute, hanno determinato il taglio della produzione nella più importante regione castanicola d’Italia. A causa di questi fattori, l’indotto castanicolo ha visto azzerato o incredibilmente ridotto il suo reddito e vede destinate alla chiusura numerose aziende, con gravissimi effetti sul piano occupazionale. Negli ultimi tempi sono state messe in atto efficaci strategie di lotta biologica basate sull’introduzione dell’ insetto Torymus Sinensis Kamijo, volte a contenere la propagazione del problema ed il danno economico. La Regione Campania deve mettere in atto azioni concrete per rimuovere le cause che impediscono a molte realtà produttive castanicole locali di poter competere sul mercato. È necessario lavorare alla lotta contro il cinipide per migliorare la produttività dei castagneti, investendo in ciò risorse economiche. Occorre destinare fondi alla ricerca sulla castanicoltura e al sostegno delle aziende colpite. Il mio impegno, da Consigliere Regionale, sarà a sostegno di questa lotta, al fianco dei produttori e dei consumatori, per garantire un prodotto di qualità!

 

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