LA POLEMICA – ALIFE, SILVIA DI MUCCIO: “IO INDAGATA? NO, DIFFAMATA”.ECCO IL DOCUMENTO
Alife. La politica di questi giorni è piu’ avvelenata del solito, colpa anche di una competizione elettorale regionale non proprio tranquilla. Non sono mancate polemiche per questo, come non sono mancate anche a livello comunale. Quanto centrano le elezioni regionali? Non è dato saperlo ma resta di fatto che la consigliera comunale di maggioranza Silvia Di Muccio si è sentita fortemente attaccata. Secondo il suo punto di vista, ad attaccarla è chi aspira ad essere il prossimo sindaco di Alife. Secondo l’accusa, sarebbe indagata per una questione a lei sconosciuta ne’ esistono atti che provano tutto cio’. Al contrario. La consigliera per chiarezza verso la cittadinanza e pur conoscendo la sua posizione impeccabile ha voluto, dimostrare con i fatti, come è sua abitudine e ovviamente smentire, carte alla mano, la diffamazione che gli arriva dai suoi nemici politici . Tanto che non si è persa d’animo e ha incaricato immediatamente il suo legale avv. Giovanni Di Caprio per richiedere presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere, le prove che la sua immagine è integra e inattaccabile, producendo una certificazione dove è testualmente scritto “Non risultano iscrizioni suscettibili di comunicazione “.La consigliera rifacendosi ad ad una frase di Marco Travaglio dice:“La politica non è un mestiere, è un servizio. Ma nel senso di servire, non di servirsi o circondarsi di servi”.
Ecco il documento
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