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RUVIANO,  IL COVID19 FERMA ANCHE LA 43° EDIZIONE DELLA FESTA DEI CORNUTI

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Clara Riccio|RUVIANO.  Dalla pagina Facebook dell’Associazione Cornuti Ruvianesi, si apprende che la caratteristica Festa dei Cornuti di Ruviano, che di solito si svolge l’11 novembre, quest’anno non avrà luogo. L’Ordinanza regionale della Campania, nonchè il DPCM del 24 ottobre, che pone uno stop a sagre e fiere per la grave situazione epidemiologica e l’inarrestabile aumento dei contagi da covid19, ha inevitabilmente portato alla cancellazione della più divertente e satirica manifestazione dell’Alto Casertano, riconosciuta e amata in tutto il mondo. La kermesse, il cui scopo è quello di esorcizzare in modo ironico e scherzoso l’eterna paura della testa “palmata”, da sempre riesce ad attirare e coinvolgere migliaia di persone dai paesi limitrofi e turisti italiani e stranieri, diventando anche oggetto di studi universitari e convegni. Il corteo allegro e colorato dei cornuti che si snoda per le vie del borgo pare abbia avuto origine, più di quaranta anni fa, dall’idea inconsueta e un po’ bizzarra di un gruppo di amici, che, dopo una cena accompagnata dal buon vino, pensarono di sfilare per le stradine del piccolo borgo indossando le corna del montone che avevano mangiato. Si divertirono così tanto provocando anche l’ilarità dei loro compaesani, che decisero di rinnovare ogni anno questa strana processione, a cui si aggiungevano sempre più persone. Da allora, ogni anno è sempre andato in scena l’autoironia di questa strana confraternita; in effetti, lo spirito scherzoso e leggero dell’Associazione non è mai venuto meno, pur affrontando, in questi ultimi anni la dolorosa perdita di alcuni suoi membri storici e insostituibili, come il compianto Pasquale Sangiovanni cuore pulsante del borgo e dell’Associazione e Vinicio Cusano, celebre cantastorie, trascinante e coinvolgente nel suo intonare l’inno dei cornuti. Quest’anno è il covid19 a fermare la manifestazione. Per la prima volta, dopo 43 anni, il giorno di San Martino la piazza del piccolo paese dell’Alto Casertano, rimarrà vuota e un po’ più triste , senza la spettacolare sfilata dei cornuti, capeggiata dal sindaco Roberto Cusano, dal  presidente dell’Associazione Paolo Nicolella , dal vicepresidente Giovanni Pasqualino Petrazzuoli , dal segretario dott. Ferdinando Petrazzuoli , seguiti dai saggi del Gran Consiglio e da tutta la popolazione,  con i loro costumi colorati e le teste “cornificate”  ; senza i nuovi  adepti, emozionati e un po’ sfrontati nell’attesa della loro iniziazione , i “dieci comandamenti dei cornuti”  e il falò del totem, fantoccio dalle corna lunghe; senza i colori, l’allegria , la musica, il profumo degli stand di prodotti tipici locali. D’altronde non poteva essere altrimenti dato l’emergenza sanitaria e le conseguenti restrizioni e norme anticovid19, che tutti dobbiamo rispettare con profonda consapevolezza e responsabilità. Come si legge nel post dell’Associazione Cornuti Ruvianesi,“In questo momento, con le nuove sfide, che tutti dobbiamo affrontare, la cosa più importante che ognuno di noi può fare è concentrare la propria attenzione sulla gratitudine”. Per questo il Comitato Esecutivo coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno sempre sostenuto l’organizzazione, con il volontariato, la donazione o il semplice supporto morale, e assicura il costante impegno nel mantenere viva questa tradizione tanto cara non solo ai ruvianesi.

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