CURIOSITA’, LE PANDEMIE: IERI COME OGGI
Le pandemie precedenti, quelle avvenute negli anni, non erano troppo diverse in termini organizzativi rispetto al nostro covid-19. Nel senso che molta confusione regnava anche allora sulla conoscenza del virus e su come combatterlo. Come non era diverso l’abbigliamento che si usava per difendersi, mascherina compresa (nella foto). Noi vogliamo solo un po’ sdrammatizzare con questa curiosa riflessione, in questo duro periodo di lockdown e dobbiamo dire anche di grande preoccupazioni per come si vive il momento.
“La terapia, almeno per i sintomi di una malattia infettiva, utilizzava, sempre- scrive Rosario Di Lello, in una sua ricerca poi pubblicata su casertasera.it – farmaci di origine minerale, vegetale e animale”.
Cosi come oggi alcuni scienziati provano alcuni farmaci che a volte riescono a portare benefici a volte no, altri magari funzionano meglio se praticati nel momento giusto della malattia ma contrariamente ai tempi che furono, non vogliamo dire che portano alla morte ma per dire che in tempi e con strutture diverse, si faceva piu’ o meno la stessa cosa.
“Qualcuno –scrive sempre Di Lello – che si faceva passare per chimico aveva approntato una medicina che garantiva prodigiosa, ma che, invece, accelerava la morte. E poi? Non rimaneva che fare appello a Dio, alla Madonna e ai santi. Ogni città, paese, borgo aveva il suo protettore e, all’occorrenza, vi si rivolgeva; ma alcuni santi, quattordici pare, ebbero, nello specifico, credito maggiore. E così si ricorse a pubbliche esposizioni di reliquie, preghiere e processioni, come a partire dal 1348 quando una epidemia, forse proveniente dalla Cina, travolse mezzo mondo. Sti cinesi, sono sempre loro! Che Dio ci protegga.
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