NEL PIANO SPECIFICI FONDI PER LA BONIFICA DEL PO, MA SI DIMENTICANO IL FIUME VOLTURNO FRA I PIU’ IMPORTANTI. “MILO:” SAREBBE STATA UNA GRANDE OCCASIONE”
Piedimonte Matese. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza predisposto dal Governo da sottoporre all’Unione Europea quale risposta alla crisi pandemica, è un programma molto ambizioso, che prevede, investimenti e riforme per una crescita economica e sostenibile per superare tra gli ostacoli che hanno tenuto bloccate l’economia e la crescita in particolar modo nel sud dell’Italia negli ultimi decenni.
“Il Governo- spiega il presidente dell’Associazione “Matese in Movimento” Angelo Milo (nella foto ) – mira con il PNRR ad un ammodernamento del Paese attraverso un rafforzamento della coesione e ad una riduzione delle ataviche disparità tra aree forti e aree deboli, con l’obiettivo di ridurre la loro vulnerabilità, attraverso tre assi strategici : digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale”.
- Come si articola il piano?
“Il Piano, si articola in sedici Componenti, raggruppate in sei Missioni. La Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” prevede tra l’altro “iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico, per salvaguardare e promuovere la biodiversità del territorio e per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la gestione sostenibile delle risorse idriche”. La Misura M2C4 di tale Missione “Tutela del Territorio e della Risorsa Idrica”, a cui vengono destinati 15,06 Mld, prevede al punto 3.3 un investimento di 0,36 Mln per la “Rinaturazione dell’area del PO”.
Le motivazioni che hanno portato a tale scelta sono: “Il PO è una delle sei aree vaste prioritarie per la connessione ecologica e l’adattamento ai cambiamenti climatici dove avviare un’azione diffusa di ripristino ambientale in Italia e rappresenta un primo stralcio per una più vasta e importante azione restoration ecology (ecologia restaurativa) e adattamento nel nostro Paese”.
Leggendo il piano le domande da farci sono diverse : Se per il Po è stato previsto un grosso finanziamento perché no per la bonifica e la rinaturalizzazione del fiume Volturno che sarebbe una grande opportunità per tutti i territori che esso attraversa; Come si può immaginare che in una strategia nazionale ed europea di così ampio respiro per la tutela della risorsa idrica, per una maggiore resilienza ai cambiamenti climatici, per la messa in sicurezza del territorio e per la salvaguardia della biodiversità, non venga attenzionato il fiume più lungo e più importante dell’Italia Meridionale ?
“Sarebbe auspicabile –dice il Presidente Milo – un’azione congiunta di tutti i Comuni che fanno parte del bacino idrografico del VOLTURNO nei confronti del Governo affinchè venga riconsiderata la possibilità di appostare risorse per avviare una diffusa azione di bonifica e rinaturalizzazione lungo tutto il suo percorso dal Molise alla Campania”.
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