GLI ANTICHI LAVATOI DI PIEDIMONTE MATESE E SAN POTITO SANNITICO, I PRIMI SPORCHI E DIMENTICATI, GLI ALTRI UN ESEMPIO INVIDIABILE DEI TEMPI ANDATI
Emiddio Bianchi. Piedimonte Matese/San Potito Sannitico. Cento anni fa i lavatoi pubblici erano i luoghi
dove le donne erano solite riunirsi per parlare, informarsi su Tizio o Caio, litigare, divulgare notizie o magari anche scambiarsi qualche pettegolezzo. Quando le lavatrici hanno fatto irruzione in ogni casa, quella rumorosa colonna sonora, accompagnata da tonfi sordi e dallo sciacquio continuo è andato poco alla volta a scomparire. Degli antichi lavatoi è rimasto solo il ricordo dell’olio di gomito delle nostre nonne. Alcuni sono stati valorizzati e sistemati, altri hanno fatto
una brutta fine. Girando per Piedimonte o San Potito se ne trovano tanti: purtroppo, nel centro principale del Matese sembrano andare di pari passo allo sfascio cittadino perché tranne un paio gli altri sono diventati porcilaie o immondezzai, soprattutto quelli che si trovano nella frazione di Sepicciano. Nella vicina San Potito Sannitico, invece, un chilometro appena distante, I lavatoi
rappresentano un vanto cittadino, esempio lampante di una amministrazione efficiente che sa apprezzare i valori e la cultura dei tempi andati. Ve ne mostriamo quattro: due della borgata di Sepicciano e due di San Potito: quelli sporchi e dimenticati sono gli antichi lavatoi piedimontesi, gli
altri, puliti e ben tenuti della vicina cittadina.
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