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SOCIOLOGIA-SIAMO UN PAESE DEMOCRATICO MA IL PRESIDENTE LO VOTA IL PALAZZO

Dott.ssa ma davvero la Democrazia è del popolo? Se così fosse dovremmo votare noi popolo il Presidente e le decisioni e non solamente i politici. Sono demotivato oltre che deluso.

Biagio

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* ROBERTA MARRA|Gentile Lettore, la sua indignazione è delusione purtroppo è comune e diffusa in tutta l’ Italia; non percepita, a quanto pare  a Roma tra piazza Colonna e dintorni. Li è un altro mondo, si considerano i numeri che ovviamente non sono quelli del PIL o degli italiani soddisfatti di vivere in questo bel paese. I numeri della politica in generale sono prevalentemente quelli del consenso e poi quelli della politica del fare e del buon senso,  diciamo che in Italia i secondi presupposti si sono persi.

Per quanto riguarda la sua proposta sarebbe un ottimo suggerimento ma si parlerebbe di Democrazia diretta, ossia votare ogni giorno o forse mese per decidere la qualsiasi cosa. Attraverso gli strumenti di democrazia diretta il cittadino è in grado certamente di partecipare alla decisione politica; controllare e influenzare il potere politico e di incidere sul sistemare normativo. Ha ragione.Ma sarebbe molto più caotico considerando  la densità e l’ estensione territoriale e dispendioso.  Vantiamo 21 regioni, gli statuti speciali e due Stati autonomi anche economicamente,( San Marino – Lo Stato del Vaticano)  nello stato  Italia stesso. Capisce bene le difficoltà ulteriori che si presenterebbero.Posso convenire con Lei, oltremodo, nel “pretendere” di partecipare all’ elezione del Presidente della Repubblica. Sarebbe il massimo dell’ espressione democratica; decidere chi deve rappresentarci e garantire i diritti di libertà e sovranità. Mi permetto di aggiungere e suggerire di prendere atto che il cambiamento epocale ha generato tante novità che non ci piacciono, sicuramente, ma allo stesso tempo ci ha fornito strumenti utili e di supporto in linea con I principi democratici. Lo  sconforto abbagliare e lo ecclissa. Ad esempio la ” Comunicazione è diventata diretta” con i dovuti riserbi possiamo ad esempio prendere a modello la Piattaforma Rosseau. È diventato, pertanto, semplice e facile comunicare anche con i cosiddetti piani alti.Non abbandoniamoci al ” tanto decidono Loro” Loro, siamo noi.Facciamoci sentire, tramite mezzo stampa utilizzando tutti gli strumenti democratici a disposizione; social, gruppi portavoce.Diamo a capire di non essere un gregge ma un popolo pensante ingrato di saper discernere e decidere. Come hanno fatto le generazioni precedenti alle nostre negli anni 60/70.Il potere nelle mani di pochi, ma le idee e le ” condizioni ” devono essere dettate dal popolo. Se il popolo non è soddisfatto lo Stato fallisce e la politica ha già fallito.

*Dott.ssa Roberta Marra, laureata in Sociologia presso l’Università degli studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, con tesi di laurea in “ Diritto alla riservatezza e d’informazione: vizi e virtu’ della comunicazione giornalistica. Master di specializzazione in psicologia giuridica pedagogia con tesi dal titolo: “Lo stalking tra reato e patologia, ossessione e sentimento personalità e dinamiche socio relazionali”

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