FC MATESE, LA VITTORIA DI VASTO E I DUE VOLTI DELLA SQUADRA

Emiddio Bianchi. Piedimonte Matese. I tre punti della trasferta abruzzese hanno consentito al Matese di tenere a bada le velleità di rimonta delle inseguitrici, in un campionato talmente strambo che ti porta in un batter d’occhio dalle stelle alle stalle. Se ti guardi avanti ti accorgi che con un paio di vittorie consecutive ti trovi nel paradiso dei play off e se invece inciampi, nell’inferno dei play out. Quindi, benedetta la vittoria di Vasto, frutto dei due volti attuali dei verdeoro, già visti nelle ultime prestazioni, capaci di giocare un brutto primo tempo e ribaltare a pochi minuti dalla fine una situazione all’apparenza disperata. Quale, quindi, il vero volto del Matese? Quello che se non vinceva ieri si trovava in piena zona retrocessione, tanto per intendetci quello già visto a Nereto, o quello brillante nel secondo tempo di Vasto o delle partite interne con Trastevere o Vastogirardi? Forse se lo chiede anche Urbano anche se il tecnico sembra essere orientato a confermare le sue scelte e i suoi schemi di gioco che non prevedono un’altra punta al fianco del solitario Galesio. Quando, dati e reti alla mano, ci siamo permessi di dire che con Napoletano, che purtroppo ha la sventura di essere piedimontese doc, la squadra va meglio (cosa sotto gli occhi di tutti), mai avremmo pensato di turbare il sonno di qualcuno che magari la pensa diversamente. Né, tantomeno, dopo aver elogiato Langellotti e Riccio (anche loro panchinari piedimontesi che per vari motivi non stanno dando il meglio) per aver contribuito alla vittoria col loro ingresso in campo a Vasto. Il Matese, per fortuna, ha il migliore allenatore del torneo e Urbano, da persona intelligente, sa sempre porre rimedio a qualche errore, commesso già in sede di campagna acquisti. Infine una riflessione per un calciatore che, teniamo a dirlo, non è di Piedimonte, Vincenzo Masi, anche lui in campo nella ripresa di Vasto, un under che dove lo metti ti dà sempre il suo contributo. Non sarebbe il caso di dare un po’ di riposo a qualche titolare inamovibile? Per il resto, aspettiamo la prossima al Ferrante con la Juventus, quella di Fano.