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PIEDIMONTE MATESE, NATALIA E LA SUA FUGA DA KIEV: “SONO ARRIVATA A CHISINAU E CERCO UN PASSAGGIO IN PULMANN PER L’ITALIA”

Emiddio Bianchi. Piedimonte Matese. Stiamo raccontando minuto per minuto la drammatica corsa per la salvezza di Natalia, fuggita da Kiev appena quattro ore prima che il palazzone della capitale Ucraina dove viveva, venisse colpito da colpi di artiglieria. Natalia è la compagna di Daniele, un piedimontese che in questi momenti sta vivendo insieme a lei giornate attaccato al telefono, appena la linea per le video-chiamate glielo consente, tra grandi difficoltà legate ad una difficile comunicazione dovuta alla lingua. Natalia aveva in tasca un biglietto aereo acquistato per tempo, a basso costo, destinazione Napoli per il quattro di marzo, ovviamente non più utilizzabile. Abbiamo avuto modo di ascoltare in un problematico italiano quanto ha raccontato al suo compagno: “Sono riuscita a salire su un convoglio umanitario che ci ha condotti a Chisinau (la capitale della Moldavia). Adesso mi trovo in un albergo insieme ad altri profughi. Siamo stati trattati molto bene. Sto cercando di trovare un passaggio in pulmann per l’Italia. Mi hanno promesso che forse riuscirò a trovare un posto per domani”. Abbiamo avuto modo di vedere negli occhi della donna, la classica persona dell’est, ancora l’immagine della paura, nonostante che ormai la sua fuga verso la salvezza stia per terminare. A Piedimonte c’è una grande comunità ucraina, circa un centinaio di persone, perfettamente integrate, soprattutto donne che in alcuni casi sono state raggiunte nel Matese anche dai loro mariti e i loro figli: Olga, Maria, Galina, Liuba, Victoria, Natalia, Alexandra… A loro e ai loro familiari in Ucraina la nostra solidarietà. Alla faccia di quel gran figlio di Putin.

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Vice Direttore di Casertasera.it. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e condotto, per molti anni, trasmissioni radio e tv.

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