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ROCCAROMANA, 118 SENZA MEDICO, TRASPORTO GARANTITO ALL’OSPEDALE DI PIEDIMONTE MATESE

Redazione. Roccaromana. “Pronto, centrale operativa? Abbiamo una donna con un leggero stato di agitazione, cosa facciamo?” “Trasportatela all’ospedale di Piedimonte Matese”. Molto probabilmente è andata così quando l’infermiere in servizio sull’ambulanza del 118 di stanza a Roccaromana ha chiamato la sede centrale di Caserta dopo che era accorso ad Ailano, lui con il solo autista, per constatare le condizioni di una donna che accusava un lieve malessere. Purtroppo si susseguono a ritmo incalzante episodi del genere, con operatori del 118 che senza un medico non possono che sottostare ad ordini a distanza della centrale operativa che da parte sua, a scanso di equivoci, non può che spedire tutti al pronto soccorso. Anche chi ha poco o nulla. L’episodio della donna di Ailano, che fortunatamente non aveva nulla di serio, fa seguito a quello di qualche giorno fa che aveva visto per protagonista un uomo di San Gregorio, trasportato in ospedale per una piccola contusione ad un ginocchio, manco il presidio ospedaliero fosse un “refugium peccatorum” che oltre a provvedere alle patologie serie deve consolare chi potrebbe tranquillamente essere visitato dal medico di famiglia o trasportato in ospedale dai familiari, come tutti i comuni mortali, quando una persona si sente poco bene. Distogliere il personale del 118 e la loro ambulanza per dei comuni malori, di chiunque sia la responsabilità, potrebbe causare seri danni a chi ne avesse la necessità immediata. Questo vale anche per il personale del pronto soccorso che nonostante abbia da dare una mano a chi ne ha veramente bisogno deve anche sbrigare le pratiche per chi si fa un giro turistico in ambulanza a Piedimonte per rimandarlo immediatamente fra le mura domestiche.

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Vice Direttore di Casertasera.it. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e condotto, per molti anni, trasmissioni radio e tv.

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