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IL LICEO “GALILEO GALILEI” DI PIEDIMONTE ”MATESE ALLA NOTTE DEL LICEO CLASSICO

PIEDIMONTE MATESE. Il  6 maggio scorso , si è svolta, in contemporanea con più di trecento liceo classici italiani, la Notte Nazionale del Liceo Classico al Galilei di Piedimonte Matese, evento organizzato dai docenti del liceo sotto la guida preziosa della professoressa Maria Concetta D’Ambrosa.La serata è stata ricchissima di performances: un percorso creativo tra danza, musica, canto, teatro, letture e gastronomia.La prof.ssa Santomassimo ha portato il saluto ed il benvenuto della Dirigente Scolastica Bernarda De Girolamo assente per impegni istituzionali. Presente l’assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Piedimonte, dott.ssa Loredana Cerrone, che ha portato il saluto del Consiglio comunale e si è complimentata con l’Istituto.Nella presentazione, la professoressa Santomassimo ha ricordato due delle docenti, purtroppo scomparse, che negli anni passati si sono molto dedicate all’allestimento delle edizioni precedenti, le prof.sse Nica Branca e Gabriella Mastrangelo. Dopo la proiezione del video nazionale, creato appositamente per l’evento dall’organizzazione centrale, i ragazzi del liceo classico hanno dato prova della propria passione, della preparazione e della serietà con cui ogni giorno affrontano un percorso di studi decisamente non semplice e particolarmente impegnativo.

Ospiti della serata sono stati la scrittrice Carla Sabatini, ex alunna dello stesso liceo classico, e il giovane Memè, protagonista, tra gli altri, del libro della Sabatini “Memorie di un’accoglienza”. L’autrice e Memè sono stati intervistati dai ragazzi della classe seconda del classico, che hanno letto il libro e lo hanno commentato insieme a loro con grande spirito critico e capacità interpretativa.

In seguito gli alunni della classe prima si sono esibiti nella tradizionale danza greca del sirtaki, che ha preceduto una originale ed inedita rappresentazione teatrale, “Il Luciano Modernato” nella quale hanno recitato alunni delle classi prima, seconda e quinta del liceo classico. Davvero bravissimi gli attori, che hanno saputo caratterizzare perfettamente i personaggi, pur toccando argomenti complessi e particolarmente spinosi come la guerra, la pandemia, la politica.

Le alunne della quarta e della terza del classico, invece, si sono esibite nella lettura del celebre “Discorso di Pericle agli Ateniesi”, sia in greco sia in traduzione italiana, mentre gli alunni di quinta hanno dato vita all’affresco “La scuola di Atene” tramite un originalissimo tableau vivant.

La serata è proseguita con musica e letture di poesie e con la rappresentazione drammatizzata del lamento di Ecuba sul copro di Astianatte, tratto da Euripide.

Il punto del programma forse più emozionante è stato il momento “amarcord” durante il quale i ragazzi di prima hanno intervistato alcuni ex alunni del liceo classico, oggi brillanti studenti universitari.

Gli ospiti hanno risposto con serietà, non disgiunta da un pizzico di ironia, alle domande dei giovanissimi studenti, dando prova di grandissime capacità argomentative, proprietà di linguaggio ed eloquio chiaro ed incisivo, che sono stati, come ha sottolineato la prof.ssa Castrillo, intervenuta appositamente, la testimonianza più evidente di ciò che il liceo classico ha fatto per loro e di ciò che li ha aiutati a diventare. Questa testimonianza ha rafforzato, se mai ce ne fosse stato bisogno, negli alunni della prima classe la convinzione di essere “nel posto giusto” per citare proprio uno dei giovani ospiti.

 

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