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CONFINTESA SANITA’ A DIFESA  DEGLI OPERATORI SANITARI PRECARI DELL’OSPEDALE DI CASERTA

CASERTA. Notizia di tre giorni fa quella dell’ennesimo comportamento attuato dal Direttore Generale dell’AORN di Caserta, Gaetano Gubitosa, nei confronti degli operatori sanitari precari, assunti per fronteggiare l’emergenza Covid19 e la grave carenza di personale. Una posizione che si concretizza con il rinnovo dei contratti per alcuni lavoratori fino al 31 dicembre e per altri soltanto fino al 30 settembre.“Un trattamento lesivo, nei confronti della dignità e dei sacrifici di quei lavoratori risultati indispensabili per fronteggiare l’emergenza sanitaria appena conclusasi e che minaccia una recrudescenza” afferma Alessio Minadeo (Nella foto sopra e Gennaro Pascale sotto) , Segretario Regionale di Confintesa Sanità, appena appresa la notizia.

Ancora una volta, di fronte al silenzio delle altre sigle sindacali, Confintesa Sanità si schiera accanto ai lavoratori dell’ospedale casertano: è inaccettabile quanto sta accadendo a discapito di questi colleghi, che da più di un anno ormai fanno parte dell’organico ospedaliero, in risposta alla necessità urgente di garantire i servizi assistenziali durante tutta la fase pandemica e l’erogazione dei servizi indispensabili per la gestione post pandemica, non ultimo per garantire determinati diritti a tutti i lavoratori, quali il riposo e le ferie, evitando loro turni ed orari di lavoro inaccettabili.

Andrebbe ricordato al dirigente Gubitosa che già nel novembre 2021 la Regione Campania aveva stabilito il rinnovo di tutti i contratti del personale precario fino al 31 dicembre 2022, precisando che “per assolvere lo svolgimento delle attività rese necessarie dall’emergenza pandemica e per il recupero dell’attività ordinaria, nonché per lo sviluppo delle azioni previste dal P.N.R.R., le Aziende sanitarie adottino le procedure per la proroga dei contratti di natura subordinata a tempo determinato fino alla data del 31.12.2022”. La Regione Campania, ieri 30 giugno, ha ribadito questa disposizione inviando una nuova circolare nella quale sollecita tutte le aziende sanitarie a procedere ai rinnovi.Tale disposizione regionale risulta inevitabile e propedeutica in vista delle procedure di stabilizzazione del personale sanitario precario ai sensi della Legge 234/2021. Questa normativa definisce l’assunzione dei lavoratori che hanno maturato 18 mesi di servizio entro il 30.06.2022 (di cui 6 mesi tra il 31.01.2020 e il 30.06.2022) e di attivare selezioni ad hoc per quel personale sanitario “esternalizzato” (tramite cooperative e/o agenzie per il lavoro) che abbia garantito assistenza ai pazienti in tutto il periodo compreso tra il 31.01.2020 e il 31.12.2021 e con almeno tre anni di servizio.“Numerose sono state le richieste che abbiamo inoltrato al Direttore Generale dell’AORN di Caserta per attivare quanto prima un avviso di ricognizione interna, riservato al personale sanitario che abbia già maturato o che si prevede maturi al 30/06/2022 i requisiti di cui all’art. 1 comma 268 lettera b) della Legge n. 234/2021 e di attivare una procedura riservata agli operatori sanitari dei servizi esternalizzati come previsto dall’art.1 comma 268 lettera c) della medesima Legge”, ricorda Gennaro Pascale, Segretario Aziendale Confintesa Sanità dell’ospedale casertano. Sembrerebbe che il Direttore Generale, a differenza di tanti suoi colleghi che si sono già attivati in tal senso, stia aspettando “ulteriori disposizioni” dalla Regione.

Ci piace ribadire al Direttore dell’AORN – continua Pascale – che una tale ricognizione non solo risponderebbe ad un dettato di Legge e ad una disposizione regionale ma, soprattutto, renderebbe palese la disponibilità della Sua amministrazione verso tutti quei dipendenti che hanno il diritto di essere integrati a tempo indeterminato; è inaccettabile il silenzio di tutta la Direzione ospedaliera a tal proposito.”Va precisato inoltre che molti di quei lavoratori a cui è stato rinnovato per pochi giorni il contratto, risultano essere già in possesso dei requisiti previsti per la stabilizzazione, ma che in assenza di una ulteriore proroga dopo il 30 settembre e la mancata attivazione di una procedura di ricognizione di quei requisiti, si ritroverebbero fuori dall’ospedale, con tutto il loro bagaglio di competenze, prima ancora di poter sottoscrivere un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Una tale condotta della Dirigenza ospedaliera e il ritardo nell’applicare tali disposizioni normative determinerebbe, senza dubbio, un continuo e non efficace turnover di personale, andando ad aggravare sempre più l’assistenza e i servizi sanitari ripercuotendosi su tutti i lavoratori del nosocomio casertano, ancora provato dall’emergenza sanitaria e che in ospedale stenta a concludersi.

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