TEATRO: I GIOVANI DEL RIONE SANITA’ DI NAPOLI A FALCIANO PER LO SPETTACOLO DI GIULIE’
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territorialità napoletana, è autore dell’opera teatrale Giuliè.
– Quale messaggio lancia ai giovani e al territorio.
“I testi di W. Shakespeare sono da sempre sinonimo di universalità. In particolare modo Romeo e Giulietta che racchiude in una storia d’amore le problematiche dell’essere umano, dall’odio, allo scontro generazionale, fino ad arrivare al potere e all’invidia. La mia riscrittura porta l’opera nell’era moderna e richiama tutte le problematiche appena citate in più affronta una piaga che appartiene purtroppo l’Italia intera, la camorra. Il messaggio che rivolgo ai giovani è quello di stare lontano il più possibile a questo “stile di vita” e che c’è solamente una cosa che paradossalmente può “salvarti la vita” e questa cosa è l’amore. Anche se come sappiamo per i protagonisti di quest’opera non ci sarà un lieto fine”.
Il discorso del teatro come strumento e occasione di crescita può costituire, per i piccoli centri,
un’opportunità?
“Il teatro vuol dire gioia, vita e aggregazione per i più giovani e non solo. Il teatro forma ed è il miglior mezzo per conoscere e per conoscersi, non credo ci sia qualcosa di più opportuno per creare
opportunità di crescita e di aggregazione più forte dell’arte del teatro e del cinema”.
L’opera drammatica di Giulietta e Romeo rivisitata in chiave napoletana può rappresentare
un azzardo teatrale?
“Romeo e Giulietta è un testo immortale e come tale è giusto che oltre ad essere rappresentato in chiave originale possa essere anche a volte stravolto e rivisitato. Quando si ha una trama così avvincente e bella e tutte le opere di Shakespeare lo sono ed ogni cambiamento non sarà mai un azzardo”.
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