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COORDINAMENTO UNITARIO IN DIFESA DEL PATRIMONIO BUFALINO

Riceviamo e riportiamo il seguente comunicato stampa. Oggi, 23 marzo 2023, una delegazione del Movimento Salviamo le Bufale, è impegnata a Bruxelles in due appuntamenti importanti per confrontare con la Commissione PETI del Parlamento Europeo la proposta di Petizione avanzata nei mesi scorsi e registrata circa quindici giorni fa sulla piattaforma online con il numero 1042/2022. Nella Petizione (primo firmatario e propoponente, Gianni Fabbris portavoce del Coordinamento Unitario e Presidente Onorario di Altragricoltura) si chiede alla Commissione ed al Parlamento Europeo di intervenire per ottenere che la Regione Campania e lo Stato Italiano rispettino e applichino  gli ordinamenti comunitari in materia di trattamento della Brucellosi e della TBC Bovina e Bufalina e in particolare che rispettino il merito e il contenuto della Dirtettiva Comunitaria 689/20. La petizione (con un importante corpo di allegati in via di ulteriore arricchimento) documenta come il fallimento delle strategie della regione falliscono proprio perchè evadono o eludono l’applicazione delle regole comunitarie. Invitiamo la stampa a seguire i due eventi della mattinata:

– la presentazione alla commissione avverrà alle ore 9.45 circa, nell’edificio SPINELLI del Parlamento europeo, nella sala 3G2.
L’intervento di presentazione sarà svolto dall’Avv. Francesco Di Tella (responsabile del Soiccorso Contadino di Caserta e co-proponente la petizione), accompagnato dai Sigg. Adriano Noviello e Pasquale D’Agostino
L’evento può essere seguito in diretta streaming a questo indirizzo: https://multimedia.europarl.europa.eu/en/webstreaming/peti-committee-meeting_20230323-0900-COMMITTEE-PETI

– alle ore 12 seguirà una Conferenza Stampa promossa dall’Europarlamentare Piernicola Pedicini, cui parteciperanno i tre componenti la delegazione del Coordinamento e (online) Gianni Fabbris
La Conferenza stampa può essere seguita in diretta da questo indirizzo web: https://ep.interactio.eu/66e2-hy1p-1w4u

Segue il testo della sintesi operata dal segretariato della Commissione per presentare la petizione:

Sintesi della petizione
”Il firmatario è allarmato dalla situazione della brucellosi bufalina in Campania e, in particolare, nella provincia di Caserta e dall’andamento dell’infezione da Mycobacterium tuberculosis complex (MTBV), che si è deteriorata particolarmente nell’ultimo triennio, e denuncia come la delibera della regione Campania n. 104/22 non risolverà i problemi, anzi li aumenterà. Si stigmatizza l’inadeguatezza degli attuali piani di profilassi che andrebbero immediatamente modificati, e si lamenta il fatto che i piani di azione messi in campo dalla regione Campania negli ultimi quattro anni (DGR n. 207/2019, DGR n. 104/2022 per il controllo e l’eradicazione della brucellosi e della TBC Bovis nei bufali campani), si sono tradotti in un micidiale sistema di distruzione dei bufali del casertano. Si chiede pertanto un intervento per ottenere il rispetto del trattato e della normativa dell’UE, in particolare, delle procedure e del dettato del regolamento delegato (UE) 2020/689 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429. Si sottolinea la scarsa capacità di risanare gli allevamenti, a causa dell’assenza di un sistema di sorveglianza che consenta di individuare le fonti di infezione e le modalità di diffusione, e si indica che sono stati vaccinati solo 72 allevamenti dei 356 presenti, ovvero appena il 20 %. Il firmatario contesta fortemente lo strumento utilizzato dalla regione Campania, cioè il ricorso alla macellazione totale degli effettivi degli allevamenti (stamping-out) che ha prodotto, su oltre centomila animali avviati all’abbattimento per brucellosi, solo l’1,4 % di casi di positività sulla base delle analisi post-mortem e nel caso della TBC meno dell’1 % di capi con lesioni da MTBC e/o isolamento del batterio. Un’altra conseguenza disastrosa consiste nel fatto che numerosissimi allevamenti sono stati dichiarati infetti senza che in essi sia stato individuato un solo “caso confermato” di infezione. Il firmatario indica che da quando la regione Campania ha riacquisito la responsabilità della gestione delle attività di eradicazione, affidandone il coordinamento e la responsabilità a una task force da essa stessa nominata, in dieci anni, la prevalenza della BRC in provincia di Caserta è tornata a circa il 18 % rispetto all’1 % del 2011. Si chiede pertanto alle istituzioni europee di intervenire stante i conflitti inconciliabili della delibera 104/22 della regione Campania con il disposto dell’articolo 9 del regolamento (UE) 2020/689”.

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