CASERTA, A S. LEUCIO, L’INAUGURAZIONE DELLA STATUA BRONZEA DI FERDINANDO IV
Annibale Bologna|Caserta. L’odierna data sara’ ricordata, dai Leuciani e non, come data fondamentale per la Comunita’ meridionale. Difatti, alle ore 12, in una giornata “violentemente” assolata ma altrettanto amica, si e’ svolta la cerimonia relativa all’inaugurazione della statua bronzea, rappresentante Ferdinando IV di Borbone, opera unica del Artista – Parroco Battista Marello. La statua e’ stata collocata all’entrata del Borgo, alla rotonda che congiunge le strade che si incrociano provenienti da Caserta e Casagiove e che si avviano verso il territorio che porta nell’entroterra Caiatino.
Era presente tanta gente, locale e non, oltre che membri del consiglio comunale tra i quali, insieme all’Artista, il Sindaco, l’assessore alla Cultura Enzo Battarra, il consigliere di opposizione ma figlio del territorio Pasquale Napoletano, la locale PROLOCO ed il locale CORTEO STORICO. La nutrita presenza di oggi attesta l’orgoglioso legame , mai sopito, tra l’odierna Comunita’ Casertana ed il Monarca “illuminato” che, in modo “sconvolgentemente” moderno, attraverso un innovativo progetto socio – culturale, seppe tracciare una “via industriale” che, per l’epoca, rappresento’ un progetto “pericolosamente” innovativo per gli equilibri politici in Europa tanto da determinare, col il suo manifestarsi, la chiara ostilita’ dell’Inghilterra, la vera essenza coloniale nel mondo dell’epoca ed in particolare, nel Mediterraneo. Ovviamente la sfida dei Borbone, lanciata con la forza della incosciente disperazione alla potenza mondiale inglese attraverso strumenti profondamente innovativi che la resero possibile, ossia industrie, commerci e cultura, determino’ l’inizio della fine dello Stato meridionale, nel secolo 19mo il piu’ ricco e florido della penisola. Ma questo e’ altro discorso. Una cosa e’ certa: con l’apposizione odierna della statua di Ferdinando IV la comunita’ meridionale ed in particolare, Campana, si riappropria delle proprie radici sociali e culturali e riconosce la degna importanza ad un esperimento sociale che, forse ,si e’ ripetuto solo in parte nell’epoca contemporanea del periodo repubblicano.
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